Il lavoro unisce le persone, crea comunità, modella i centri urbani; ci forgia, ci fa crescere. Il lavoro ci sfama, ci rende indipendenti, ci dà la possibilità di realizzare i nostri sogni. Il lavoro si tramanda come cultura. E questo è particolarmente vero per quelle aziende che sono sul territorio da tanti anni, che su quel territorio sono cresciute, che hanno visto le generazioni susseguirsi, i giovani entrare a lavorare dove lavorano i genitori e dove magari hanno lavorato i nonni; per quei siti industriali che sono cambiati nel tempo per adattarsi alle diverse esigenze della società, che hanno saputo interpretare il mutare degli eventi economici e culturali, e, qualche volta, quei cambiamenti li hanno intuiti, suggeriti, inventati.
È particolarmente vero per la Piaggio di Pontedera, la storica azienda che dal 1924 si è insediata nella provincia pisana e che da allora gli si è legata a doppio filo; è particolarmente vero per tutte quelle persone, e sono davvero tante, che alla Piaggio hanno lavorato, a tutti i livelli. A quelle persone è dedicata Gente di Piaggio, la mostra fotografica che, inaugurata il 12 Febbraio, resterà aperta fino al 10 Aprile negli spazi della Fondazione Piaggio Giovanni Agnelli.
Dopo il successo dell’anteprima di Dicembre, la mostra rende omaggio a tutti i lavoratori, dai dirigenti agli impiegati, ma anche e soprattutto agli operai. Spesso non se ne conoscono i nomi e le storie, ma sono loro che, con un lavoro che nel tempo è cambiato, si è evoluto, specializzato, hanno reso possibile la grandezza di quest’azienda.
Non è un caso che la mostra si svolga proprio all’interno del Museo Piaggio: qui si racconta la storia dell’azienda e i visitatori possono ammirare i veicoli storici che molti di loro hanno visto nascere come operai, impiegati, dirigenti; questo è il luogo in cui si ritrovano gli oggetti costruiti da ognuno, nei quali riconoscere l’impegno di chi ha progettato, di chi ha lavorato alle presse, di chi ha montato i motori e i veicoli, di chi ha verniciato…
Dall’epoca dei motori aerei prima della guerra, a quella della Vespa, dell’Ape e dei tanti altri modelli prodotti a Pontedera, si ricostruiscono con quest’esposizione la crescita e l’affermazione, ma anche le criticità economiche e le tensioni sociali vissute dall’azienda; si vogliono raccontare il lavoro e il tempo, i successi e le difficoltà; le storie, insomma, della gente di Piaggio.
Gaia Balatresi – Il Fogliaccio per pisanotizie