Nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Mario Tobino e Pagine Sì! S.p.A., società editrice dell’elenco telefonico Elenco Sì!, la copertina dell’edizione 2010 di Lucca e provincia. La nuova copertina, che caratterizza il volume già in distribuzione, vede infatti protagonista il medico – scrittore Mario Tobino. Pagine Sì! S.p.A. è particolarmente attenta nella sua attività editoriale alla valorizzazione sia dei beni storico-monumentali delle province in cui è presente che di grandi figure di cui ricorre un particolare anniversario. Lo scorso anno fu fatto con Giacomo Manzù a Bergamo, Romano Bilenchi a Siena, Gerardo Dottori a Perugia.
La novità è stata presentata ieri dal sindaco di Lucca Mauro Favilla, dall’assessore della Provincia di Lucca Gabriella Pedreschi, dal presidente della Fondazione Mario Tobino, Andrea Tagliasacchi, dalla nipote del medico scrittore, Isabella Tobino, dal Presidente Pagine Sì! S.p.A., Sauro Pellerucci e dal Supervisore Pagine Sì! SpA per la Toscana e Coordinatore Lucca e provincia, Fabrizio Nieri, e per l’occasione ha inviato i saluti anche il sindaco di Viareggio, Luca Lunardini.
“Sono felice di questo ulteriore intervento di PagineSì – ha dichiarato il sindaco Favilla – a sostegno di iniziative del territorio, come ha già fatto l’anno scorso per la Lucchese. La figura di Tobino caratterizza fortemente la nostra città, e lo fa ancora di più da quando la Fondazione a lui intitolata lavora per la promozione della sua opera. In molti si ricordano di lui perché hanno potuto personalmente conoscerlo ed incontrarlo, e questa foto sulla copertina di un elenco destinato alle famiglie è ancora più utile per farlo conoscere ai più giovani”. “Saluto con soddisfazione questa importante iniziativa – ha proseguito l’assessore della Provincia di Lucca, Pedreschi – che contribuisce a far conoscere una figura significativa non solo per il nostro territorio, ma anche per tutto il nostro Paese”.
“La nostra azienda – ha detto il presidente di PagineSì SpA, Pellerucci – da grande importanza alla valorizzazione della cultura dei territori in cui opera, promuovendo con le copertine o beni monumentali di altissimo pregio artistico, o l’immagine di grandi personaggi della cultura italiana di cui ricorre l’anniversario della nascita. È il caso di Lucca e provincia, con cui abbiamo voluto ricordare a tutti i cittadini la figura di un uomo la cui opera letteraria e l’attività professionale sono note a tutto il mondo: parliamo di Mario Tobino”.
“Ringrazio PagineSì – ha dichiarato il presidente della Fondazione Tobino, Tagliasacchi – per questa scelta che cade in un anno molto importante per Lucca: nel 2010 sono infatti diverse le ricorrenze, che vedono protagonisti grandi come Pannunzio e Raggianti. Sicuramente la figura di Tobino ha una caratteristica peculiare: essere molto popolare. L’umanizzazione ed il rapporto diretto con la persona erano al centro del suo approccio come medico, come persona, e quindi anche della sua produzione letteraria”.
“Mio zio, sin da giovane, desiderava la gloria, la fama, l’essere ricordato anche dopo la sua morte. Questa iniziativa può fare molto in questo senso – ha spiegato Isabella Tobino -. Il suo ricordo è ancora molto vivo e presente perché era un uomo a stretto contatto con la comunità in cui viveva”.
“Pagine Sì SpA, società editrice di Elenco Sì – ha concluso Supervisore Pagine Sì! SpA per la Toscana e Coordinatore Lucca e provincia, Nieri – è tra le prime aziende al mondo ad utilizzare l’innovativa tecnologia ‘tag’ per consentire a piccole e medie aziende di realizzare innovativi progetti ‘mobile advertising’ sugli elenchi. Ciò permetterà di abilitare i propri smart phone all’istallazione del lettore di tag per favorire l’accesso alle informazioni da parte degli utenti mobili. Grazie ad un pittogramma, oggi, si integra il mondo della carta con quello della telematica”.
Lo scatto scelto per la copertina dell’ElencoSì, realizzato negli anni Settanta, ritrae Mario Tobino in un primo piano, con indosso il camice, nella cornice dell’ex ospedale psichiatrico di Maggiano, a Lucca, dove ha lavorato per quarant’anni e dove ha scritto le sue opere più conosciute, come “Le libere donne di Magliano” e “Per le antiche scale”. La fotografia, sinora poco diffusa, fa parte di una serie di scatti che il medico scrittore ha lasciato ai nipoti; proviene dall’archivio della famiglia Tobino, ed è stata scelta dagli eredi insieme alla Fondazione. Il nome del fotografo è sconosciuto ma, come racconta la nipote Isabella Tobino, potrebbe essere stata scattata da uno dei giornalisti o fotografi, molti dei quali amici, che si recavano a Maggiano per fare servizi da pubblicare su riviste e quotidiani.