Dudda (FI): Cantine Carpineto

“…. et però credo che molta felicità sia agli homini che nascono dove si trovano i vini buoni.”-. Così ebbe a dire il “grande” Leonardo, gloria immensa ed inimitabile, dell’italico ingegno che nacque in quel di Vinci e che peregrinò quasi ovunque lungo la nostra penisola.

Dudda è un borgo se non felice almeno è sereno, così collocato tra il verde rigoglioso dei colli chiantigiani, la vicinanza della Valdarno e della bella Firenze. Qui nei lontani anni’60 hanno preso dimora e creato lavoro i componenti della famiglia Zaccheo provenienti dal “Tacco”, con una puntatina o meglio una sosta nel Lazio.

Qui in terra di Toscana si sono poi incontrati con un’altra famiglia, quella dei bellunesi Sacchet; e dal loro saperci fare, dalle loro idee e dal loro costrutto è pian piano nato e si è sviluppato il concetto attuale dell’Azienda vitivinicola: “Carpineto”. In uno dei libri della “Sacra Bibbia”, e vi parliamo dell’ “Ecclesiaste”, in un suo passo potete così leggere: -“Che vita è quella di chi è privo del vino”-.

Già che vita è esser astemi o rimanere sobri quando senza eccedere quindi senza ubriacarsi e predisporsi a malanni gravi, si può godere di cotanto vinello?. Il  successo dei vini “Carpineto” è stato “step by step”, e la sua lunga ed inarrestabile marcia è iniziata nei lontani anni ’60.

Le famiglie Sacchet e Zaccheo hanno visto nel 1967 la realizzazione della prima cantina e un pò alla volta, ricevendo anche importanti premi ed encomi in Italia e all’estero, sono giunti sino ai giorni nostri, entrando anche da vincitori nei mercati locali di ben 70 Paesi del mondo intero. Bravi dunque questi due nuclei familiari, che con audacia iniziale e successiva tenacia hanno raggiunto simili obiettivi e traguardi.

Dalle cantine Carpineto escono ogni anno oltre 2 milioni bottiglie in stragrande maggioranza vendute fuori dal nostro Paese.

Di recente li si è potuti degustare a Milano presso il ristorante: “Il Calabrone”.  Ottimi vini che trasmettevano i profumi e i sapori della terra chiantigiana. Come si sa i sono i protagonista della tavola e il “Dogaiolo toscano bianco” lo è stato veramente.

Prodotto da uve “Chardonnay”, “Grechetto” e “Sauvignon bianco”, è fornito di grande aroma e piacevolmente fruttato, corposo e con un’equa acidità. Il “Dogajolo toscano rosso” è invece quasi tutto derivato dal Sangiovese, così morbido, fruttato e ben maturo.

La piacevole sorpresa per il palato sono stati  “Chianti Classico”, il “Rosso di Montepulciano” il “Novello di Toscana”, il “Rosato”, la “Vernaccia di San Gimignano”, il “Vin Santo”, Il “Brunello da Montalcino”, i vari “Farnito”, e diverse categorie di spumanti di rara raffinatezza.

Zaccheo e Sacchet producono  anche  un olio, diremo “sopraffino”, o meglio di di ottima qualità e poi un importante grappa. I principali mercati dei loro vini “best sellers”, sono nel Regno Unito, in Germania, nella lontana Australia, Svizzera, Stati Uniti d’America, ecc.

Telefonando al numero: 055 8549062 è possibile prenotare un’accurata visita alla proprietà di Dudda a   scopo didattico e non solo. Un’ultima  citazione di San Paolo di Tarso: “L’uso moderato del vino giova alla salute”-. Noi siamo perfettamente d’accordo, dunque “evviva il buon vino”. 

Luciano Scarzello per oliovinopeperoncino

 

Dudda (FI): Cantine Carpinetoultima modifica: 2010-12-28T09:59:00+01:00da minobezzi1
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