Livorno: Cavalleria e Pagliacci

 Angela Simini, per  www.costaovest.info

Dopo trent’anni e in nome di una svolta verista determinante nella tradizione del melodramma italiano, torna a Livorno il dittico “Cavalleria rusticana” di Pietro Mascagni e “Pagliacci” di Ruggiero Leoncavallo, che va a debuttare al teatro Goldoni sabato 5 febbraio ore 20.30 e domenica 6 febbraio alle 16.30.   Un accostamento di due atti unici molto amati dal grande pubblico,  proposto anche dalla Scala di Milano, che ha fatto correre i livornesi al botteghino, tanto che per  accontentare tutte le richieste, la Fondazione Goldoni ha deciso, fatto eccezionale, di aprire le porte agli studenti  nella “prova generale” giovedì 3 febbraio ore 20.30.

Nasce dunque col vento in poppa l’allestimento che è stato presentato da Marco Bertini, presidente CdA  della Fondazione Teatro Goldoni Livorno,  dall’assessore comunale alla cultura Mario Tredici e dal direttore artistico Alberto Paloscia.  “Due opere che, al loro apparire, hanno segnato uno  strappo nella tradizione popolare ed una lacerazione negli schemi consolidati dell’opera ottocentesca” così  Marco Bertini ha introdotto i lavori.   Ed ha aggiunto che la stessa forza emotiva delle due tragedie fa da sprone a proseguire nella strada intrapresa con grandi sforzi e che fa da cartina da tornasole:  garantire la qualità con pochi mezzi a disposizione, attirare  sponsor privati, oltre che pubblici, valorizzare giovani talenti locali e stabilire collaborazioni e coproduzioni con i teatri della Toscana e non solo.

Per maggior chiarezza, il dittico,  titolo unico del Progetto della  Regione Toscana, è una produzione della Fondazione Teatro Goldoni con il Teatro del Giglio di Lucca, il Verdi di Pisa e con il Teatro Pavarotti di Modena. Marco Bertini ha indicato il valore educativo dello spettacolo lirico  “ I giovani hanno bisogno di motivazioni e la lirica, che coinvolge cuore e mente,  può incentivare a guardare al domani”, ed ha ribadito anche che  l’industria dello spettacolo, se ben gestita,  è l’unico investimento che rende il 400% .

Condivide impegno e passione per il mondo dello spettacolo  l’assessore alla cultura  Mario Tredici che,  di fronte alle  tendenze semplificatrici e contrarie della politica attuale, sente l’esigenza di lanciare  un allarme in difesa dell’arte “ Tanto più che  il sistema teatri della Toscana ci protegge dai disastri economici che altrove hanno fatto chiudere i battenti dei teatri”. Del cast e dell’allestimento scenico parla Alberto Paloscia, direttore artistico della Fondazione. Si segnala come elemento qualificante della serata la  presenza di una grande orchestra: l’ORT-Orchestra Regionale della Toscana, alla guida della quale troviamo il Maestro Jonathan Webb, uno degli interpreti di musica moderna più accreditati e che ha già diretto produzioni liriche a Livorno.

Interpreta ambedue le protagoniste di Cavalleria e di Pagliacci un soprano di grande esperienza nel repertorio verista, Raffaella Angeletti che sarà Santuzza e Nedda. Nel dettaglio, ecco personaggi e interpreti di Cavalleria rusticana nelle due serate:  Santuzza, Raffaella Angeletti / Elena Pankratova; Turiddu, Javier Palacios / Mickael Spadaccini; Alfio, Anooshan Golesorkhi / Leo An;  Mamma Lucia, Kamelia Kader / Irene Bottaro; Lola, Ozge Kalelioglu e Chiara Mattioli. In Pagliacci troviamo: Nedda, Raffaella Angeletti / Esther Andaloro;  Canio, Ernesto Grisales / Mickael Spadaccini;  Tonio, Anooshan Golesorkhi  / Leo An; Peppe, Goiulio Pellagra/ David Ferri Durà; Silvio, Alessandro Luongo / Marcello Rosiello; contadini, Antonio Della Santa e Nicola Vocaturo con la presenza di Elena Croce.

Ha preparato il Coro della Toscana il Maestro Marco Bargagna, mentre Marisol Carballo ha preparato il Coro Voci Bianche.  Firma la regia Alessio Pizzech, giovane regista che a Livorno si è segnalato con Zanetto, Pagine d’Amore, Aufstied und Fall der Stad Mahagonny. Si segnalano anche note in margine di Maurizio Costanzo.

Livorno: Cavalleria e Pagliacciultima modifica: 2011-02-04T11:37:12+01:00da minobezzi1
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