Arezzo: I quarant’anni della Facoltà di Lettere e Filosofia

Quarant’anni fa l’Università di Siena istituiva ad Arezzo la facoltà di Magistero, oggi Lettere e Filosofia. Con l’anno accademico 1969/70 vennero attivati tre corsi di laurea, in Materie letterarie, Pedagogia, Lingue e letterature straniere, e un corso di diploma di abilitazione alla Vigilanza nelle scuole elementari. Le iscrizioni ai corsi si aprirono nel dicembre 1969.

Da allora, presso la facoltà – che dall’anno accademico 1996/97 si è trasformata in Lettere e Filosofia di Arezzo – si sono laureati quasi 5000 studenti, provenienti dal territorio aretino, da molte regioni italiane e alcuni anche dall’estero. Alla metà degli anni ottanta si laureavano in media  80 studenti all’anno, dieci anni dopo il numero era raddoppiato e nello scorso 2008 si è arrivati a 338 laureati, dati indicativi di una crescita progressiva del numero degli iscritti, che oggi sono oltre 1500, di cui  365 matricole (le matricole “pure”, iscritte per la prima volta all’università, sono quest’anno 279). “Una didattica di qualità”, spiega il preside Camillo Brezzi, “che prevede soggiorni di studio all’estero, attività nei laboratori e stage presso aziende ed enti pubblici e privati, e la particolare attenzione dei docenti, che seguono lo studente lungo tutto il percorso di studi, sono solo alcuni dei fattori che hanno determinato la crescita della comunità universitaria aretina”.

La qualità della facoltà è stata più volte attestata anche da valutazioni esterne: nel 2008 si è confermata ai vertici della classifica nazionale delle facoltà di Lettere e Filosofia redatta dal Censis nell’ambito delle indagini svolte annualmente sulle università italiane. Insieme alla facoltà di Lettere e Filosofia di Siena, la facoltà aretina si è posizionata, per il secondo anno consecutivo, al terzo posto, dopo un periodo di sei anni in cui è stata prima. Per quanto riguarda l’occupazione, secondo i dati del consorzio universitario Alma Laurea sui laureati 2005 delle due facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Siena, a un anno dalla laurea lavora il 38,7 per cento (la metà è anche iscritto alla laurea specialistica), il 51,1 per cento è iscritto alla specialistica, il 5,3 non cerca lavoro e il 4,8 per cento cerca lavoro.
La vita della facoltà si è svolta per quasi un trentennio a San Fabiano,  nei locali di villa “Godila” di proprietà della Curia vescovile,  e in alcune sedi del centro  cittadino.

Nella primavera del ’97 la sede didattica si è trasferita da San Fabiano al Pionta, dopo un importante intervento di recupero degli edifici dell’ex Ospedale psichiatrico da parte dell’Università di Siena. Dopo ulteriori acquisizioni e ristrutturazioni immobiliari da parte dell’Ateneo, dal 2002 tutte le strutture della facoltà sono state riunite al Pionta: non solo le aule quindi (ospitate nelle palazzine “Uomini” e “Donne” come si è visto dal 1997), ma anche i quattro dipartimenti dove si svolge l’attività di ricerca, la biblioteca, la segreteria studenti e i servizi amministrativi, e tutti i laboratori.

“Quest’area”, prosegue il preside, “ha oggi tutte le caratteristiche di un moderno e funzionale campus universitario, dove gli studenti possono trovare le strutture e i servizi per vivere e studiare nel modo migliore”. Complessivamente la superficie dei cinque edifici del campus, che erano stati i padiglioni dell’Ospedale e dei quali alcuni conservano ancora i nomi,  è di circa 6.500 metri quadrati.
 Proprio nell’anno accademico 1996/97, mentre si attuavano i primi trasferimenti al Pionta, la facoltà si trasformava in Lettere e Filosofia proponendo una nuova offerta di corsi, poi riorganizzata –  a partire dall’anno accademico 2001/2002 – con la Riforma universitaria comunemente nota del “3+2” (laurea triennale dopo la quale si può frequentare una laurea specialistica biennale).
Per il prossimo anno accademico la facoltà, per adeguarsi alle indicazioni normative del decreto ministeriale 270 del 2004, ha proposto una nuova  ristrutturazione dell’offerta didattica.

“Si tratta di un intervento di razionalizzazione e riqualificazione dei corsi”, spiega il preside, “attraverso il quale la facoltà aretina intende confermare la sua tradizione didattica e scientifica nel settore umanistico – dalle lettere alle lingue, dai beni culturali alle discipline dello spettacolo, dalle scienze dell’educazione agli studi storici e filosofici – e contemporaneamente proporre, in particolare nell’ambito delle lauree magistrali, alcuni  profili professionali nuovi”

 

Arezzo: I quarant’anni della Facoltà di Lettere e Filosofiaultima modifica: 2009-02-26T16:02:03+01:00da minobezzi1
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