Livorno: Luigi Ghirri

Fino al 14 maggio alla galleria Peccolo di Livorno. Luigi Ghirri è uno dei fotografi più importanti della seconda parte del Novecento. Nato a Scandiano nel 1943, scompare a Roncocesi nel 1992.
Fotografo, artista, intellettuale e pensatore della fotografia, la sua è stata una figura complessa e articolata. Ghirri ha organizzato eventi, ha creato una casa editrice, Punto e Virgola, ha scritto molto, ha raccolto un numero inimmaginabile di immagini, oltre ad averne prodotte tantissime, a partire dal 1969, la data di inizio della sua attività fotografica, sino alla morte, che lo coglie ancora giovane, a quarantanove anni, in piena attività.
Il lavoro di Ghirri rappresenta oggi, a maggior ragione, una riflessione di grande intelligenza sul ruolo della fotografia; sulla sua valenza di indice della realtà, ma anche sul suo ruolo virtuale di semplice riproduzione del circostante. La sua è una riflessione puntuale, talvolta ironica e provocatoria rivolta ai problemi del linguaggio con un chiaro riferimento alle avanguardie. Ghirri ha precorso i tempi, dando vita a operazioni di straordinaria intelligenza tra le quali: Paesaggi di cartone (1971-1974), Week End – Atlante (1973), Identikit (1976 e 1979), Still life (1978-1981), Topografia-Iconografia (1980-1981), Il profilo delle nuvole (1980-1992), Versailles (1985). Fondamentale la sua raccolta di scritti: Niente di antico sotto il sole.
Le fotografie in mostra, tutti vintage, fanno parte di alcune serie di lavori di Ghirri, prodotti tra gli anni Settanta e gli anni Ottanta. Sono immagini principalmente incentrate sul tema del paesaggio, sul margine visivo e non solo.
Livorno: Luigi Ghirriultima modifica: 2009-04-07T12:10:30+02:00da minobezzi1
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