Siena: Bambimus

A Siena c’è un museo che ha come missione principale quella di avvicinare il mondo dell’infanzia all’arte e alla cultura artistica. Attraverso l’esperienza vissuta nello spazio museale e il contatto diretto con l’opera. La parola alla direttrice, Michela Eremita…

 

 

Come e quando è nata l’idea di un Museo per bambini a Siena?
Il museo è nato nel 1998 per volontà dell’Amministrazione comunale. Io, fin dagli inizi, ho lavorato al progetto, adattandolo alla disponibilità degli spazi e dei finanziamenti.

In che contesto è nato e come si relaziona con i prestigiosi musei e monumenti della città? Mi riferisco in particolare all’intero complesso di Santa Maria della Scala di cui lei dirige i servizi didattici…
Il museo si è proposto come il luogo in cui vengono ideati eventi, legati all’arte visiva, per i bambini e non “adattati ai bambini”. Ciò significa pensare a temi, artisti e allestimenti idonei ecc., adottando per la didattica sempre linguaggi interdisciplinari. Dopo quasi dieci anni, il Museo si è trasferito al Santa Maria della Scala insieme all’attuale SMS contemporanea, prima Palazzo delle Papesse.

Questo è stato decisamente un passaggio importantissimo. Dallo scorso anno, per razionalità, le attività dei tre centri si sono unificate, pur mantenendo le differenze. Vale a dire che per SMS contemporanea e per il Santa Maria della Scala la didattica è attività di supporto alla conoscenza di mostre/eventi o patrimonio storico artistico, a differenza delle attività del Museo per bambini che invece stabilisce gli eventi da fare.

Come si è evoluta la programmazione e l’offerta in questi anni?

La collezione, ora nella Sala San Leopoldo, dedicata all’infanzia è sicuramente il punto di crescita più importante di questi ultimi anni. L’uscire dalla prigione dell’evento, scappare dall’effimero, porta a pensare diversamente: nel tempo, per tempo e con il tempo.

Sicuramente l’installazione di Luca Pancrazzi, Un anno di pensieri e riflessioni, è una delle opere più rappresentative, se non la più indicativa. Vedere o essere visti (Baby version) è un’opera che abbraccia un’altra opera, una miniatura – Ritratto di Giacomo II d’Inghilterra – firmata da van Dyck. Il passato e il presente che dialogano in uno spazio e contesto specifico utili a far vivere ai bambini un’esperienza sicuramente fuori dal comune. Il 18 ottobre 2008, giorno dell’inaugurazione della collezione, ha segnato una data importante per la storia del museo.

Attuali proposte e progetti a breve scadenza?

Le proposte sono tantissime e non vorrei annoiare tutti con l’elenco: rimando gli interessati alla consultazione del nostro sito. Riguardo ai progetti futuri, fino al 2 giugno è allestita una mostra sull’illustrazione per l’infanzia, Le immagini della fantasia.

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Siena: Bambimusultima modifica: 2009-04-11T09:30:00+02:00da minobezzi1
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