A Siena c’è un museo che ha come missione principale quella di avvicinare il mondo dell’infanzia all’arte e alla cultura artistica. Attraverso l’esperienza vissuta nello spazio museale e il contatto diretto con l’opera. La parola alla direttrice, Michela Eremita…
|
Come e quando è nata l’idea di un Museo per bambini a Siena? In che contesto è nato e come si relaziona con i prestigiosi musei e monumenti della città? Mi riferisco in particolare all’intero complesso di Santa Maria della Scala di cui lei dirige i servizi didattici… Questo è stato decisamente un passaggio importantissimo. Dallo scorso anno, per razionalità, le attività dei tre centri si sono unificate, pur mantenendo le differenze. Vale a dire che per SMS contemporanea e per il Santa Maria della Scala la didattica è attività di supporto alla conoscenza di mostre/eventi o patrimonio storico artistico, a differenza delle attività del Museo per bambini che invece stabilisce gli eventi da fare. Sicuramente l’installazione di Luca Pancrazzi, Un anno di pensieri e riflessioni, è una delle opere più rappresentative, se non la più indicativa. Vedere o essere visti (Baby version) è un’opera che abbraccia un’altra opera, una miniatura – Ritratto di Giacomo II d’Inghilterra – firmata da van Dyck. Il passato e il presente che dialogano in uno spazio e contesto specifico utili a far vivere ai bambini un’esperienza sicuramente fuori dal comune. Il 18 ottobre 2008, giorno dell’inaugurazione della collezione, ha segnato una data importante per la storia del museo. exibart |
Siena: Bambimus
Siena: Bambimusultima modifica: 2009-04-11T09:30:00+02:00da
Reposta per primo quest’articolo