Pistoia: Un incubo che si chiama Radicifil

SULLA SITUAZIONE DELLA RADICIFIL PRESENTATA UN’INTERROGAZIONE AL MINISTRO DEL LAVORO

Vannino Chiti, vicepresidente del Senato, con i senatori Franca Donaggio, Marco Filippi, Paolo Nerozzi e Achille Passoni, ha presentato un’ interrogazione parlamentare al ministro del Lavoro Maurizio Sacconi sulla situazione della Radicifil.
Nel documento si chiede al governo “un’ iniziativa finalizzata a scongiurare la chiusura dello stabilimento”.
Si chiede inoltre di “trovare soluzioni che prevedano il mantenimento del sito produttivo di Pistoia e la salvaguardia degli occupati”.
Nell’ interrogazione si rileva che “gli indicatori economici sulla produzione dello stabilimento sono in costante miglioramento e segnalano ottimi andamenti sotto il profilo della produzione e della sua qualità”.

IL CONSIGLIO REGIONALE APPROVA ALL’UNANIMITA’ UNA MOZIONE SULLA RADICIFIL

Il consiglio regionale ha approvato all’ unanimità una mozione sulla Radicifil, azienda pistoiese con 137 dipendenti della quale è stata comunicata la chiusura.
La mozione è stata presentata dai consiglieri Daniela Belliti (Partito Democratico), Anna Maria Celesti e Roberto Benedetti (Popolo della Libertà).
Vi si impegna la giunta regionale ad “attivare immediatamente tutti gli strumenti a disposizione della Regione in materia di crisi aziendali al fine di sostenere ogni possibile iniziativa che scongiuri la chiusura dello stabilimento e la perdita del posto da parte dei lavoratori lì occupati”.
Nel documento si sottolinea che la Radicifl “rappresenta una delle prime tre realtà produttive industriali del territorio per numero di addetti, e che dunque la sua chiusura, oltre a creare una gravissima situazione per i lavoratori coinvolti e le loro famiglie, rappresenta un durissimo colpo allo stesso sistema economico locale, già provato da altre importanti crisi aziendali”.

tvl

Pistoia: Un incubo che si chiama Radicifilultima modifica: 2009-05-07T11:09:00+02:00da minobezzi1
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