Grosseto: Lo scalo civile si farà o no?

E´ una lunghissima battaglia che ha segnato ripetute battute d´arresto precedute da momenti di ottimismo in cui l´ipotesi si faceva più concreta, quella della possibilità di rendere l´aeroporto militare di Grosseto – sede del 4° stormo dell´Aeronautica militare italiana – uno scalo civile, ma ad oggi ancora il progetto non è riuscito ad avere la meglio sugli ostacoli incontrati e rimane quindi semplicemente un´ipotesi.

Già nel 1989 l´intenzione di fare dell´aeroporto non solo una sede militare era nelle menti di molti, vista la spiccata vocazione turistica del territorio maremmano, e proprio in quell´anno infatti nacque la SEAM, società che si occuperà della gestione dell´aeroporto; si può dire quindi che il progetto concreto di uno scalo civile a Grosseto parte da quel momento e si snoda prevalentemente in un dialogo tra l´Enac (ente nazionale aviazione civile), la SEAM e l´Aeronautica Militare, mediato di volta in volta dalle cariche politiche locali e nazionali.

Ad oggi il problema più grande è costituito dalla presenza ai lati della pista di alcuni cavi ivi posti come elementi di sicurezza per l´arresto degli Eurofighter, aerei militari di grande prestigio di cui il “Baccarini” è sede dai primi anni del 2000; tali cavi infatti sarebbero di ostacolo agli eventuali voli civili, e devono dunque poter essere interrati per consentire il proseguimento del progetto. Ripercorrendo brevemente le tappe principali del percorso ricordiamo come nel 2005 sia stato concesso alla SEAM di realizzare a proprie spese un impianto di illuminazione in vista di un´estensione dell´orario di attività dell´aeroporto fino alle 22, per poi nel 2006 affermare che `al momento non sussistevano le condizioni per tale estensione delle attività dell´aeroporto in relazione alla impiantistica attualmente presente´. Nel 2007 dunque si è concordato di valutare un progetto di implementazione che sostituisse quello presente con un sistema di `cavo a scomparsa´, denominato BAK 14 e caldeggiato dall´Enac, ma alla vigilia dell´autorizzazione finale a procedere  un decreto del ministro Parisi dichiarava la non espansibilità del traffico aereo civile sull´aeroporto di Grosseto, rendendo quindi il progetto totalmente inutile. Tale avvenimento ha costituito una battuta d´arresto non indifferente poiché nel decreto si ritirava l´assenso all´operatività notturna, che era invece stato dato per scontato sin dal 2005.

Le polemiche sollevate in questa circostanza hanno portato in breve tempo ad una sollecitazione da parte del Capo di Stato Maggiore generale Camporini nei confronti dell´onorevole Claudio Franci, che confermando l´assenso all´attività notturna, si mostrava però scettico per quanto riguardava il sistema di BAK 14. Un compromesso tra esigenza civile e militare, seppure caldeggiato da tutte le parti in causa, è tuttora difficile da raggiungere, nonostante l´ultima e definitiva stesura del Decreto Parisi abbia modificato la frase che non lasciava spiragli `non ulteriormente espandibile´ con una formulazione più flessibile “espandibile a condizione che non derivino limitazioni allo svolgimento dei compiti istituzionali delle Forze armate“. Se lo Stato Maggiore ha acconsentito infatti ad aumentare leggermente la quantità dei voli charter purché sia mantenuta la predominanza dei voli a carattere militare, l´Enac pare ancora piuttosto scettica per quanto riguarda l´estensione dei voli prima dell´alba e dopo il tramonto.

L´ultima polemica sollevata circa la questione è stata a livello locale quella che vedeva stanziare in favore dello scalo civile e da parte della Regione Toscana, una cifra giudicata irrisoria dal candidato alla presidenza della provincia di Grosseto e consigliere regionale Alessandro Antichi, che non ha esitato a definirla “un´elemosina elettorale”, ricollegando l´offerta all´imminenza delle elezioni del 6-7 Giugno. La cifra ammonta a 400 mila euro, che tra l´altro sarebbero disponibili solo dopo la necessaria approvazione da parte della Commissione Europea. La Maremma avrebbe bisogno di un governo regionale attento a contemperare le esigenze e le opportunità di ciascun territorio, per esaltarne le vocazioni e potenzialità, hanno rincarato Antichi e il collega consigliere Andrea Agresti,i 400mila euro provano una volta di più che la Giunta Martini non ha mai creduto allo sviluppo dell´aviazione civile in Maremma, soprattutto in chiave turistica.

Michela Giannarelli per 0564news.it

Grosseto: Lo scalo civile si farà o no?ultima modifica: 2009-05-09T15:32:17+02:00da minobezzi1
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