Livorno: Occhio alla pesca del tonno rosso!

 Il recentissimo regolamento comunitario, ha introdotto il nuovo “piano di ricostruzione” pluriennale, relativo alla conservazione ed allo sfruttamento sostenibile del tonno rosso nell’atlantico orientale e nel mediterraneo, così come raccomandato dalla Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi (ICCAT), al fine di ottenere un sostanziale aumento della “biomassa”.
In tal senso il Consiglio europeo ha ritenuto, nell’emanare il dispositivo regolamentare, di dover porre maggiore attenzione anche allo sfruttamento della specie tonno rosso, in relazione della pesca esercitata da soggetti non professionisti, limitandone il periodo di attività e assoggettando i mezzi nautici da essi utilizzati ad apposita autorizzazione.

Il Ministero ha dato attuazione al regolamento prevedendo che l’esercizio della pesca sportiva e ricreativa sia consentito ai soli possessori di specifiche autorizzazioni rilasciate dalle autorità marittime, al fine di monitorare tutte le catture dei tonni e di tenere sotto controllo il quantitativo totale pescato, verificando l’eventuale raggiungimento della quota massima pescabile in ambito nazionale.
E’ fatto obbligo ai pescatori sportivi/ricreativi di comunicare, prima dell’accesso in porto, con qualsiasi mezzo disponibile (VHF, cellulare) la cattura di tonno rosso all’autorità Marittima del porto di sbarco, o alla più vicina. Inoltre, entro le 24 ore dallo sbarco dovrà essere consegnata,ovvero trasmessa alla suddetta Autorità, una copia della dichiarazione di avvenuta cattura. Ai fini del rilascio dell’autorizzazione il proprietario dell’unità da diporto, deve indicare tutti gli elementi indicativi della stessa. Per i natanti, ovverosia quelle unità che non sono iscritte nei registri tenuti presso gli uffici marittimi, dovrà essere indicata la matricola del motore.

Alla suddetta istanza dovrà essere allegata fotocopia autenticata della polizza di assicurazione del motore o dell’unità.
Le istanze dovranno essere presentate presso l’Ufficio Circondariale Marittimo nella cui giurisdizione è di stanza l’unità che chiede l’autorizzazione. Le autorizzazioni, dovranno essere detenute insieme ai documenti di bordo, avranno validità per il solo periodo 16 giugno – 14 ottobre 2009.
Si ricorda che nell’ambito della pesca ricreativa è vietato catturare, detenere a bordo, trasbordare e sbarcare più di un esemplare di tonno rosso per uscita. Particolare attenzione i pescatori dovranno riservare alle misure degli esemplari pescati, sia come peso che come lunghezza del tonno. La taglia minima per il tonno rosso nel mediterraneo è di 30 Kg o 1,15 metri.

Pesanti sanzioni sono previste per chi viola la normativa per la tutela del tonno rosso:
– fino a 6.000 euro è punita la violazione del divieto di messa in commercio di specie ittiche provenienti dalla pesca sportiva/ricreativa;
– 6.000 euro è la sanzione prevista per chi utilizza attrezzature vietate e pesca in zone non consentite;
– fino a 12.000 euro invece sono previsti per chi viola le norme nazionali e comunitarie relative ai piani di ricostruzione degli stock ittici;
– fino a 3.000 euro di ammenda e un anno di arresto sono invece sanzionate le violazioni al divieto di pescare, detenere e trasportare specie ittiche sotto la taglia minima.
Al fine di tutelare la risorsa, la Direzione Marittima di Livorno – Centro Controllo Area pesca, quale Autorità coordinatrice in Toscana dell’attività di controllo sull’intera “filiera”ittica, ha disposto controlli serrati in corrispondenza dell’avvio della campagna di pesca sportiva/ricreativa del tonno. Controlli che saranno espletati da tutte le autorità marittime, attraverso un dispositivo di uomini e mezzi dislocati sia in mare che sull’intero territorio regionale.

 

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Livorno: Occhio alla pesca del tonno rosso!ultima modifica: 2009-05-16T12:07:00+02:00da minobezzi1
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2 pensieri su “Livorno: Occhio alla pesca del tonno rosso!

  1. Io sono un appassionatissimo amante della pesca in generale, la pesca al tonno rosso la pratico dagli anni 85′ nell’alto Adriatico, addiritura hò mosso i primi passi a bordo dei pescherecci che praticavano questa pesca con le togne e le taniche come galleggiante.Sono però convintissimo che le autorità ora abbiano sìfatto la cosa giusta però debbano stare molto attenti alle grosse compagnie e flotte di pescherecci,quelli non hanno alcun scrupolo, vedasi le spadare ancora oggi usatissime a propio comodo e con cattiveria e arroganza dei fuorilegg.Hò seguito una trasmissione televisiva che hà denunciato con un reportage, come le autorità temano e non possono nulla contro questi criminali.Speriamo bene ma la fiducia è poca.

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