Livorno: La Casa Passiva (a Quercianella)

 
Un sacco a pelo. Grande come una… villetta. Eccola la ‘casa passiva’ che verrà costruita a Livorno, ai limiti sud del territorio comunale, nella frazione di Quercianella. «La prima in Toscana dove si potrà fare a meno del tradizionale sistema di riscaldamento-condizionamento, la prima a basso consumo costruita nella nostra regione per essere vissuta da una famiglia, grazie ad un sistema integrato di approvvigionamento dell’energia».
Sintesi dell’architetto Paolo Monti che l’ha progettata e del geometra Marco Jacopini della società Le Colline srl che la costruirà e per i quali realizzare la prima abitazione energicamente autosufficiente della Toscana rappresenta una bella scommessa. In effetti una struttura simile (nel senso che si basa sulla comune filosofia del risparmio energetico estremo) in Toscana c’è già.
A Santa Croce sull’Arno, infatti, la sede dell’Assa, la società cooperativa che riunisce oltre 200 aziende che lavorano per le concerie della provincia di Pisa è stata pensata e costruita con questo tipo di sensibilità; a Follonica poi si sta lavorando a venti appartamenti innovativi che sfruttano geotermia e fotovoltaico, ma il caso della ‘casa passiva’ livornese è un’altra cosa. Qui, a pochi metri dal mare si è fatto l’ulteriore salto di qualità, si è moltiplicato il livello di confort e di risparmio. Sintetizza l’architetto Monti: «Bisogna pensare a un sacco a pelo… dove il calore che si sfrutta è quello della persona che lo usa. Bene, la nostra casa si chiama ‘passiva’ anche per questo: perchè gli apporti passivi di calore che arrivano dall’i rraggiamento solare attraverso le vetrate, dal calore generato dagli elettrodomestici e dai televisori e, alla fine, dagli stessi occupanti sono quasi sufficienti a compensare le perdite dell’involucro».  
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E continua: «L’energia che manca per pareggiare il bilancio termico dell’edificio è fornita da pannelli solari e fotovoltaici e da una piccola pompa di calore in grado di riscaldare l’aria dell’i mpianto di ventilazione». Ma nel progetto Monti sono previsti anche il recupero delle acque piovane per usi di servizio (lavatrice, scarichi dei bagni, irrigazione del giardino e pulizie di casa) e un sistema domotico di controllo per gestire tutte le operazioni, dalle funzioni per il risparmio energetico, al confort interno, alla sicurezza, passando per i sistemi di ombreggiamento necessari per avere più ombra in estate e più sole in inverno. E il geometra Marco Jacopini aggiunge: «Abbiamo scelto di investire per innovare – dicono -. Abbiamo scelto di realizzare qualcosa di concreto dimostrando in questa maniera che pensare al futuro del nostro ambiente non solo è un dovere, ma è possibile». Sia chiaro: la “casa passiva” non è una novità. L’idea nasce nell’E uropa del Centro e del Nord e gli esempi da quella parti sono veramente tanti.
“Case passive” ci sono anche in Tentino, in Alto Adige e in Friuli, tutte, spiega Monti «con tre caratteristiche fondamentali: grande risparmio sul riscaldamento, miglior confort termico, eccellente qualità dell’aria interna». Risultato? Risparmi energetici fino al 90 per cento rispetto ad un’ altra abitazione simile, costruita secondo gli standard tradizionali. E anche se, alla fine, il costo totale per costruirla può salire di un venti per cento va detto che per questo genere di progetto ci sono incentivi sia da parte della Regione Toscana che della Comunità europea. Se a questo si aggiungono i risparmi energetici ci sarà un ulteriore abbassamento dei costi. Ma c’è un altro dato di fatto incontestabile che sposta la questione su un piano “etico”: chi sceglie la “casa passiva” dimostra di avere una diversa sensibilità rispetto ai problemi legati al consumo di energia. E, visti i tempi che corrono, non è certamente poco.
Livorno: La Casa Passiva (a Quercianella)ultima modifica: 2009-05-30T12:40:00+02:00da minobezzi1
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