Portoferraio: Giornate sarde

Ci sono comunità italiane che più di altre, anche se lontane dalla regione di origine, riescono a salvaguardare il senso di appartenza ad un territorio. E più di altre sanno ritrovarsi in uno sforzo collettivo che ne alimenta lo spirito comunitario. La comunità sarda dell’Elba è una di queste. I sardi sono noti per essere buoni custodi di antichi saperi e di una cultura millenaria, per avere memoria della propria lingua e per essere tenacemente aggrappati al cordone ombelicale che li lega alla terra madre, di cui vanno fieri in qualsiasi parte del mondo si trovino.

I sardi dell’Elba non fanno eccezione. Le Giornate della Sardegna, organizzate a Portoferraio dall’Associazione Culturale Sarda “Bruno Cucca”, confermano il desiderio della locale comunità sarda di fare dell’Elba un luogo di condivisione dei valori culturali propri dei sardi che vivono su quest’isola e che gli elbani rispettano e apprezzano.

La due giorni di iniziative ha preso il via ieri (sabato) con l’apertura degli stand enogastronici in piazza della Repubblica, nel centro storico del capoluogo. Il menu è a base di specialità e prodotti tipici della Sardegna, che con una punta di orgoglio il comitato organizzatore dell’Associazione indica in lingua sarda. E allora per antipasto vengono proposti “sartissu, casu sardu e olia”, cioè affettati, formaggio (pecorino e caprino) e olive. Il primo prevede un classico della cucina dell’antica Inchnusa: culurgiones e malloreddus (agnolotti e gnochetti). Idem il secondo, che come vuole la tradizione non poteva che essere “su porceddu a su spidu”. Ovvero: il maialino allo spiedo. Come dolce viene offerto un tris di tutto rispetto: “pardulas” (dolce tipico a base di ricotta di pecora, buccia di arancia e farina), “gateau” (il croccante di mandorle) e amarettus” (gli amaretti). Re de “su buffongiu”, cioè delle bibite, è chiaramente il Cannonau. Sempre sabato sera, alle 22.30, è in programma il concerto di Maria Giovanna Cherchi, interprete folk della tradizione musicale e poetica della Sardegna e di Bolotana più specificatamente. La giovane cantante sarà accompagnata da Tore Niedda (chitarra e voce) e Paolo Poddigghe (tastiere).
Il sipario sulle Giornate della Sardegna si riapre nel pomeriggio di domenica 14 con la spettacolare Sartiglietta di Oristano. Il torneo equestre dei ragazzi in sella ai cavallini della Giara di Gesturi si terrà in viale Manzoni. Con il suo corteo di mini cavalieri, mini tamburini e mini trombettieri, nel complesso una squadra di circa 35 persone, la Sartiglietta si apre ufficialmente alle 16.30 con il rituale affascinante della vestizione de “su componidoreddu”, il capocorsa. Seguono la corsa alla stella e le pariglie (le acrobazie in sella ai cavallini al galoppo) dei cavalieri del Giara Club Is Pariglias di Oristano, fondato da Antonio Casu – straordinario sartigliante “in pensione” – per avviare i giovani alle tradizioni equestri. In occasione della Sartiglietta a partire dalle 15.30 presso i giardini delle Ghiaie sarà possibile assaggiare formaggio, pane e salsiccia e dolci sardi.

Fondamentale e preziosa per l’Associazione Sarda “Bruno Cucca” la collaborazione fornita dal Comune di Portoferraio, che insieme alla Provincia e al Comune di Oristano hanno sostenuto e patrocinato fin dall’inizio le “Giornate della Sardegna”. “Parlare della comunità sarda dell’Elba – commenta Paolo Andreoli, che in qualità di assessore al Turismo della precedente Giunta Peria ha seguito l’organizzazione dell’iniziativa – è parlare della vita di intere famiglie che a partire dalla prima metà del Novecento hanno dovuto compiere la scelta coraggiosa di lasciare la terra natale per mettere radici e ricominciare all’Elba. Una piccola isola che per gli aspetti paesaggistici e naturalistici molto ricorda la Sardegna”.

Andreoli ricorda come «quella dei “sardi dell’Elba” sia una storia scritta a prezzo di sacrifici e rinunce». «Ma è anche una storia di integrazione», osserva, «perché dove ci sono i sardi c’è comunità, c’è rispetto, senso di appartenenza, la consapevolezza di rappresentare individualmente e collettivamente un patrimonio di lingua, di tradizioni e di cultura da non dimenticare. Da coltivare anche se sradicati dalla terra di origine. E’ per questa ragione che è ammirevole l’impegno dell’Associazione “Bruno Cucca”, che dalla sua costituzione lavora per promuovere e valorizzare la cultura, il folklore e l’enogastronomia della Sardegna». Lo scorso giugno sono stati i “Boes e Merdules” di Ottana e il Gruppo Folk di Macomer ad animare il centro storico di Portoferraio. Quest’anno sono il concerto di Maria Giovanna Cherchi e la Sartiglietta. «E’ con vivo piacere, quindi, che saluto la comunità sarda dell’Elba», conclude Paolo Andreoli «e i graditi ospiti che caratterizzeranno questa due giorni di festa».

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Portoferraio: Giornate sardeultima modifica: 2009-06-14T09:40:08+02:00da minobezzi1
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