Stia (AR): Le Foreste Casentinesi

 

Risalendo il corso del fiume Arno entrerai nel Casentino e nelle montagne che lo circondano da settentrione e da levante. Qui il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna offre una emozione unica e un’esperienza indimenticabile: scoprire una fra le foreste più antiche d’Europa. Foreste imponenti, abetine secolari, boschi di faggio e acero montano, tigli, frassini, castagni ricoprono quasi tutto il territorio del Parco, al punto che lo potresti attraversare in tutta la sua estensione senza mai uscire dal lussureggiante e rigoglioso manto verde che lo avvolge. Foreste accoglienti che ti faranno vivere sensazioni reali e profonde, affascinanti nei loro colori, con tutte le tonalità del verde che in autunno esplodono in suggestive macchie di colore ambrato e rossastro.
Uno spettacolo da non perdere, sono le fioriture primaverili nelle faggete, prima che le foglie sulle chiome, schiudendosi, oscurino il sottobosco. Meditativi silenzi in un attimo si possono trasformare in sorprendenti rumori, regalandoti l’occasione di avvistamenti e incontri da raccontare: caprioli, daini, cervi e cinghiali; l’allocco, la cinciarella, il picchio muratore che utilizzano le cavità dei tronchi di vecchi alberi come loro nidi. In questi spazi ha trovato un sicuro rifugio il lupo, il predatore per eccellenza dell’Appennino.

Percorrendo le strade e i sentieri che attraversano le foreste del Parco ti sembrerà come seguire un lungo filo di Arianna che nel corso dei secoli ha collegato le esistenze di tanti uomini, umili e potenti, santi e cavalieri, mercanti e pellegrini. Camminamenti antichi, come testimoniano i robusti ponti in pietra che ti permetteranno ancora oggi di raggiungere paesi, pievi, eremi e conventi a “passo d’uomo”, con il piacere di riscoprire lo scorrere del tempo dettato dal proprio ritmo e le tracce di un passato ricco di storia e d’arte.

Vi furono uomini toccati dalla fede che, affascinati dalla misticità di queste foreste, hanno fermato i propri passi fondando eremi e conventi. San Romualdo, che a Camaldoli decise di ritirarsi dal mondo dando vita all’Ordine dei Monaci Camaldolesi che modellarono la propria regola sulla conservazione e gestione delle foreste; San Francesco, che sul Monte della Verna, dopo lunghi periodi di rita solitudine e preghiera, tra faggi aggrappati a crudi sassi, ricevette le stimmate, lasciando la rupe ricoperta di verde in custodia ai suoi confratelli che nella loro visione “ecologica” hanno lasciato integro il bosco assecondando la sua naturale evoluzione.

L’area protetta si può visitare con piacevoli escursioni a piedi, in mountain-bike e a cavallo lungo 600 chilometri di rete sentieristica. Il Parco per agevolare la visita dell’area protetta ha realizzato 10 Sentieri Natura, brevi percorsi che guidano all’osservazione della natura e aiutano a scoprire particolari ed elementi che molte volte sfuggono all’attenzione. Nella provincia di Arezzo potrai provare quelli di Camaldoli “Alberi e Bosco”, di Badia Prataglia “La Faggeta” e di Chiusi della Verna “Natura, Storia e Spiritualità”. Due brevi percorsi “Un sentiero per tutti i…sensi”, a Campigna e il primo tratto del sentiero natura, a Badia Prataglia, sono attrezzati con pannelli in scrittura Braille, che permettono a tutti i visitatori di scoprire l’area protetta.

Contatti:
Ente Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna
tel. 0575 50301 – fax 0575 504497
www.parcoforestecasentinesi.it

Centri visita:
Badia Prataglia
L’uomo e la foresta
Via Nazionale, 14/a
52010 Badia Prataglia – Poppi
 tel. 0575 559477 – fax 0575 559054

Chiusi della Verna
Religione e natura
Parco Martiri della Libertà, 21
52010 Chiusi della Verna
tel. 0575 532098 – fax 0575 599139

Serravalle
L’esplorazione della natura
Via Coselschi – 52010 Serravalle – Bibbiena
Tel. 0575 539174

Stia (con planetario)
L’acqua, energia per l’uomo
Via Montegrappa, 2 – 52017 Stia
tel./fax 0575 504596

Stia (AR): Le Foreste Casentinesiultima modifica: 2009-06-16T16:54:56+02:00da minobezzi1
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