Lucca: Guglielmo Malchiodi

Aria di accorpamento per la Soprintendenza di Lucca. Guglielmo Malchiodi soprintendente  per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici per le province di Pisa e Livorno torna a guidare la soprintendenza di Lucca, da anni ormai in balia dell’incertezza amministrativa. Dalla sua creazione nel 2005 si sono avvicendati alla guida ben quattro soprintendenti: Luigi Ficacci, poi Antonio Paolucci e Bruno Santi, entrambi a pochi mesi dalla pensione.

E’ stata poi la volta di Isabella Lapi Ballerini anch’essa con un incarico a termine. Sembra davvero difficile che con questo susseguirsi di dirigenze di brevissimo cabotaggio la Soprintendenza di Lucca possa assumere un ruolo incisivo nella politica culturale cittadina che non vada oltre l’ordinaria amministrazione. Il ministero ha deciso il taglio di tre dirigenti per la Toscana: due di archivi di Stato e uno per le soprintendenze, e quella di Lucca è sicuramente la candidata più a rischio.

Interviene sulla questione l’architetto Roberto Mannocci presidente di Italia Nostra di Lucca “La Soprintendenza lucchese è nata all’inizio del 2005 per “tutelare
meglio” (così si esprimevano i potenti di allora) “il nostro incommensurabile patrimonio storico”. Dopo il primo Soprintendente Luigi Ficacci, assegnato in modo irregolare
perché senza concorso e alla sua prima esperienza nel ruolo, si sono succeduti tutti personaggi  anche assai noti, ma assegnati “ad  interim” e che avevano altrove altre onerose e forse più gradite mansioni: per un brevissimo periodo il pre-pensionando Antonio Paolucci (a mezzadria con la direzione Regionale dei BB. CC. e PP.), poi il pre-pensionando Bruno Santi (a mezzadria con la “sua” Soprintendenza ai Beni Artistici fiorentina), poi Isabella Lapi  costretta a divenire per l’occasione “una e trina”
(perché oltre Lucca ha avuto assegnati anche l’Opificio delle Pietre Dure e la Soprintendenza Regionale della Liguria).

Ora Lapi se ne rimane nel suo prestigioso Opificio e a Lucca piove un altro “interim”: l’architetto Guglielmo Malchiodi (finalmente un architetto!), ma che continua ad essere titolare della Soprintendenza di Pisa, insomma un altro Soprintendente a mezzadria. ….Ma non basta! L’interim a Malchiodi è stato assegnato solo per 4 mesi (fino al 31 dicembre) e comunque, anche se sarà rinnovato, anch’egli è un pre-pensionando (a marzo 2010 se ne va definitivamente in pensione). Cinque Soprintendenti in 4 anni  sono proprio eccessivi … Che tutela può essere fatta in questo modo, in questa situazione di totale labilità? A nessuno è  dato il tempo di impiantare in modo organico questo nuovo Ufficio, che invece ha estremo bisogno di interesse, stabilità e capacità.

Sommiamo a questa situazione locale l’addio dell’architetto Mario Lolli Ghetti alla Direzione Regionale della Toscana per assumere quella del Lazio e la sua sostituzione con una dirigente sicuramente di grandi capacità, ma formata nel settore amministrativo del Ministero e non in quello tecnico, che è quello specifico che porta alla tutela. Così naviga la macchina del Ministero dei Beni Culturali (di quel Ministero cui spetta la gestione del nostro patrimonio più prezioso, anche a livello economico): tra super-manager del panino standardizzato al proprio vertice e il vuoto  nella guida dei livelli  sottostanti, raramente “tamponati” dall’impegno e dalla capacità di singoli funzionari
e del personale di supporto.

La constatazione è amara: al Ministero dei Beni Culturali la tutela dei Beni Culturali (è evidente) non interessa. E, visto il silenzio generale, non interessa a nessuno!”

architetto Roberto Mannocci – presidente di Italia Nostra -Lucca

loschermo

Lucca: Guglielmo Malchiodiultima modifica: 2009-08-31T10:00:46+02:00da minobezzi1
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