Ai nastri di partenza la stagione lirica 2009-10 del Teatro di Pisa, con un cartellone che in tempi di crisi sa davvero poco di crisi. Merito di un lavoro di sapiente cesello che ha visto la direzione artistica del tearo protesa a cercare il connubio, per alcuni impossibile, di qualità e costi contenuti. La scommessa, a vedere il cartellone, parrebbe ampiamente vinta.
Una presentazione alla stampa con dovizia di particolari. Il Presidente Cortopassi non ha dubbi su quale atteggiamento mostrare per meglio affrontare tempi che, buona volontà a parte, comunque si annunciano cupi. “La diminuzione dei contributi privati è il riflesso di una cornice nazionale, di un contesto esterno che permane difficile. La mia è una valutazione realistica, non pessimistica. Mi limito a considerare – ha continuato Cortopassi – come imprescindibile la situazione attuale, proprio per continuare a garantire un’attività artistica che sia degna di questo nome e che possa continuare a soddisfare coloro che si recano a teatro”.
A seguire, la presentazione del nuovo Direttore Artistico del Teatro di Pisa, Claudio Proietti, che “porterà a termine il lavoro già avviato dal suo predecessore, Alberto Batisti, e avvierà un suo percorso specifico, senza dubbio all’altezza della sua già consolidata fama di musicista e studioso”. Il nuovo Direttore avrà un compito preciso, ovvero “pensare una programmazione che faccia convivere qualità artistica e costi decisamente inferiori rispetto alla trascorse stagioni. Un mandato arduo, – ha precisato ancora Cortopassi – ma che proprio per questo è ammantato da un senso di sfida, pur nel solco di un’emergenza seria e grave”.
Claudio Proietti ha ricordato le sue numerose partecipazioni ai lavori del Teatro di Pisa, tanto da indicare nella sua nomina a Direttore un “riconoscimento al lavoro svolto fino a questo punto”. Claudio Proietti non ha mostrato dubbi nell’evidenziare quali siano i punti da perseguire per raggiungere una serie di obiettivi specifici: “mantenere alta la qualità, operare per la massima collaborazione con le realtà teatrali di Lucca e Livorno, ampliare le relazioni con i teatri esterni al circuito toscano, approfondire e valorizzare al meglio le relazioni con le numerose realtà cittadine”. Il cartellone è, secondo il giudizio degli organi scientifici e degli organizzatori, “equilibrato, ricco, interessante”. Tale ricercatezza non avrebbe solo il valore effimero di compiacere il pubblico pagante, ma soprattutto quello di “riflettere la città, rappresentarla”.
Si apre il cartellone, e si chiude il 2009, con la “Norma” di Vincenzo Bellini, mentre si proseguirà nel 2010 con la “Tosca” di Giacomo Puccini. Ma non sarà solo grande melodramma italiano. Tradizionale spazio dedicato alla musica seicentesca con la riproposizione de “Le disgrazie di Amore” di Antonio Cesti, dramma giocoso-morale su libretto di Francesco Sbarra ed eseguita dall’orchestra degli AuserMusici. In cartellone anche l’opera-balletto in un atto “Y Borges cuenta que” su libretto di Carlos Sessano, Alberto Muñoz e dello stesso Luis Bacalov, ardita quanto indimenticabile messinscena che contempla e ricostruisce per musica e per balletto alcune pagine memorabili dell’autore de “L’Aleph”. Grande attesa anche per Il “Candide” di Leonard Bernstein, riscrittura in musica del capolavoro di Voltaire, ovvero operetta comica in due atti, su libretto di Leonard Bernstein, Lilian Hellman, John Latouche e Richard Wilbur, all’interno del Progetto LTL Opera Studio.
Un cartellone, dunque, all’insegna dell’equilibrio e di una ricercata “misura”, che sa alternare l’evento di grande richiamo a una originalità di percorsi e di stili che arricchiscono senz’altro lo schema di fondo. “Ci tengo a sottolineare – ha continuato Proietti – che sono il primo direttore artistico dagli anni ’70 a vivere a Pisa”, particolarità che forse arricchisce il senso dell’impresa, in tempi di richiamo alla resistenza anche (e soprattutto) per la nuova stagione lirica del Teatro di Pisa.
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