Prato: Gli Etruschi a Gonfienti

La Provincia è decisa a scommettere sul Tesoro di Prato, la città etrusca di Gonfienti. Il presidente Lamberto Gestri e l’assessore alla Cultura e Sviluppo economico Edoardo Nesi voglio spingere l’acceleratore sulla realizzazione di un parco archeologico che comprenda Gonfienti e l’area di Artimino e Comeana, la città etrusca dei vivi e quelle dei morti diventeranno insieme un grande polo della cultura e del turismo.
Per questo hanno deciso di dare pieno sostegno, facendolo proprio, al progetto elaborato da Gabriella Poggesi, responsabile di zona per la soprintendenza ai Beni archeologici.
 
L’obiettivo è rendere fruibile – già nel giro di un anno e mezzo – una prima e importante porzione dell’area archeologica di Gonfienti. L’importo complessivo dell’intervento è di cinquecentomila euro. La Provincia ha deciso di inserire il progetto nel Pasl (Piano di sviluppo locale) che sarà presentato nei prossimi giorni alla Regione. «E’ un progetto in cui crediamo e vogliamo investirci» – afferma il presidente Gestri, sottolineando la collaborazione e la sintonia con la Soprintendenza ai Beni archeologici.
 
«Vogliamo contribuire ad accelerare i tempi di apertura del sito archeologico, rendendo già accessibile la fase di scavo» aggiunge il presidente. «Gonfienti è una città, è l’equivalente del cuore del nostro centro storico. Vogliamo valorizzarla, vogliamo che i pratesi la conoscano e se ne innamorino», sottolinea l’assessore Nesi che questa mattina ha incontrato le associazioni che da tempo seguono, con grande partecipazione, le vicende di Gonfienti.
 
«Il tesoro di Prato non è la meravigliosa coppa di Douris recupera a Gonfienti, è questa città nuova che esisteva già a metà del terzo secolo e che nessuno conosceva – mette in evidenza Poggesi – Gonfienti e Marzabotto, gli interporti degli Etruschi, due città nuove sulla via di commerci importantissimi, il cui assetto urbanistico viene deciso e pianificato a tavolino». Per questo Gonfienti sta finendo nei manuali di etruscologia di tutto il mondo ed è protagonista di seminari e convegni (il più recente di poche settimane fa a Bonn).
 
E’ previsto il completamento delle indagini archeologiche nell’area del lotto 14 che interessa una straordinaria emergenza, il grande (1400 metri quadrati) e prestigioso edificio residenziale che ha tutte le caratteristiche per diventare la prima porzione di parco archeologico di Gonfienti. Qui sono stati rinvenuti materiali tipici del contesto domestico ma anche le preziose testimonianze di ceramica attica, con figure rosse e a vernice nera, che hanno nella singolare coppa attribuita a Douris o alla sua scuola l’esemplare più prestigioso.
 
Testimonianze certo dell’elevato livello economico e sociale della comunità di Gonfienti e del suo inserimento all’interno di una estesa rete di contatti commerciali e culturali. Del resto Gonfienti, centro urbano esteso su circa venti ettari, costituisce il punto di partenza – nell’Etruria propria – dell’attraversamento transappeninico, in direzione di Marzabotto, Bologna e dei mercati dell’Adriatico e del nord.
 
Il progetto prevede lo scavo della zona che congiunge il lotto 14 con i lotti 15FA e 15B. In questa ultima area si lavorerà alla definitiva comprensione degli articolati complessi abitativi emersi ai lati del grande asse viario che caratterizzava l’insediamento. Sono previsti interventi di consolidamento e restauro. La stessa azione verrà attivata sul cosidetto Bacino di compenso dove sono situate strutture analoghe pertinenti ad un grande complesso residenziale. La realizzazione di questi interventi potrà dare indicazioni rilevanti anche sulla viabilità e sull’estensione della città.

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Prato: Gli Etruschi a Gonfientiultima modifica: 2009-09-29T16:37:04+02:00da minobezzi1
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