Prato: La città etrusca di Gonfienti

Ecco un intervento dell’Avv. Taiti sugli etruschi a Gonfienti, raccolto da
pratoblog:
«Probabilmente nei primi mesi del 2010 verrà, finalmente, inaugurata la nuova sede della nostra Biblioteca Centrale “Alessandro Lazzerini”. Nelle splendide sale della restaurata e ristrutturata fabbrica tessile Campolmi di Via Santa Chiara, proprio accanto al Museo del Tessuto.
 
Sarà un avvenimento importante per Prato. Perchè la Biblioteca godrà di una sede prestigiosa, ampia, ben organizzata e con ampi spazi esterni con una goduriosa vista sulle splendide mura medievali. I cortili della Biblioteca paiono uscire, vedere per credere, dalle visioni metafisiche di Giorgio De Chirico della serie città d’Italia!
 
Ebbene proprio utilizzando la data in cui verrà inaugurata e riaperta al pubblico la nostra massima Biblioteca proponiamo di esporre, negli spazi interni a ciò destinati, ovvero nei cortili esterni, una grande mostra-evento della città etrusca di Gonfienti e dei mirabili reperti lì rinvenuti. A cominciare dalla favolosa kylix di Douris, attualmente chiusa in una cassaforte fiorentina della Soprintendenza!
 
Ci pare che quella della presentazione al pubblico dei locali della nuova Biblioteca sarebbe occasione opportuna e favorevole per allestire alla Campolmi anche una esposizione di quella che da molte parti viene ritenuta una delle più grandi scoperte del secolo riguardo l’archeologia etrusca e la storia originale della nostra città.
 
Noi pensiamo, in particolare, ad una ricostruzione virtuale e, parzialmente, anche materiale della grande domus (1.400 metri quadri…) dissepolta a Gonfienti. Alla ricostruzione con i materiali in possesso della Soprintendenza fiorentina della mirabile copertura della casa patrizia gonfientina.
 
Ad un percorso didattico-visivo attraverso il quale si ricostruiscano la vita della città etrusca sul Bisenzio; la sua importanza all’interno dell’organizzazione regionale dell’Etruria, qualificando le emergenze archeologiche che legano Gonfienti ai ritrovamenti effettuati in Calvana; i legami con Marzabotto, ecc. ecc.
 
Sarebbe l’occasione per Prato per riscoprire una sua identità assai più antica di quella attribuitale dalla storiografia ufficiale. Che, ad esempio, porterebbe l’origine della nostra città assai più indietro di quella di Firenze. E che consentirebbe di illustrare una capitolo del tutto nuovo della vicenda etrusca nella nostra regione ed in Italia.
 
All’interno della mostra-evento dovrebbe essere anche organizzato un’apposito convegno di studi, con la partecipazione dei maggiori specialisti della storia e dell’archeologia etrusca, nel quale fissare l’importanza eccezionale della città etrusca sul Bisenzio.
 
La proposta potrebbe essere realizzata a costi assai più modesti di quella attualmente in corso (Stile dello Zar) presso il Museo del Tessuto. Ma con esiti prevedibilmente assai superiori sia in termini di attenzione dei cittadini che dei media, locali, nazionali ed internazionali.
Avv. Massimo Taiti».

 

Prato: La città etrusca di Gonfientiultima modifica: 2009-10-07T12:36:00+02:00da minobezzi1
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