……..e ancora Lucca: Urologia ala top

L’Urologia di Lucca eccellenza nazionale per il trattamento della patologia prostatica. Lo rileva uno studio comparativo effettuato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa su campioni omogenei, finalizzato ad effettuare una verifica sulla qualità dei servizi sanitari ospedalieri italiani.

Sono state confrontate le unità operative di tutte le Aziende sanitarie di quattro regioni tra le più importanti e avanzate a livello di offerta sanitaria: Toscana, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna.

L’Azienda USL 2 di Lucca si pone ad un buon livello con molte specialità e tra le “ best practice” emerge appunto il trattamento della patologia prostatica da parte del reparto di Urologia che – con un dato di 72,620 – è nettamente primo in toscana (la media regionale è di 39,45) ed è al secondo posto in Italia, dietro soltanto al CTO Maria Adelaide di Torino. Nei primi 5 posti di questa “classifica” ci sono poi al terzo posto la USL di Terni, al quarto quella di Torino 1 e al quinto la USL di Novara.

Il risultato ottenuto dalla Urologia di Lucca, diretta da 8 anni dal professor Novello Pinzi, non può essere definito sorprendente, visto che già in passato il reparto era stato accreditato di dati d’attività molto positivi, ma è sicuramente inatteso nelle proporzioni.

L’obiettivo indicato dal S.Anna riguarda i risultati terapeutici ottenuti sulle resezioni endoscopiche della prostata, cosiddette TURP, e sulle prostatectomie radicali.

I punti di forza per Lucca sono risultati essere le scarse complicanze post chirurgiche, la degenza breve e i risultati globali.

La degenza breve riguarda la resezione endoscopica della prostata che viene eseguita sempre più spesso con una sola notte di ricovero, in regime di one day-surgery.

I dati saranno ulteriormente migliorabili quando, entro breve, sarà acquistato il “laser verde” che permetterà di effettuare interventi endoscopici sulla prostata anche in day surgery, ovvero senza ricovero.

E’ sempre più utilizzata, all’interno dell’Azienda USL 2 come a livello regionale, la brachiterapia prostatica, una tecnica all’avanguardia che si applica impiantando piccolissimi “semi” radioattivi nella zona interessata dal tumore e che nei casi ritenuti opportuni (in particolare quando la diagnosi è precoce) consente di curare le patologie oncologiche prostatiche con buoni risultati, evitando l’operazione chirurgica, preservando in molti casi le funzioni sessuali e senza provocare incontinenza, eventi avversi che sono sempre presenti pur con variabili gradualità dopo l’intervento chirurgico di asportazione della prostata per tumore. Si tratta di una tecnica salvavita e Lucca è uno dei centri di riferimento, con una casistica già molto ampia.

Negli ultimi anni sono comunque stati sviluppati anche altri settori urologici. Oltre la cura delle patologie prostatiche, per la quale c’è stato questo riconoscimento a livello nazionale, il reparto lucchese ha infatti consolidato nel tempo dati che lo configurano come struttura specialistica di alto profilo qualitativo.

Importanti miglioramenti sono stati attuati nella diagnosi e nel trattamento delle principali patologie.

Nella cura dei tumori vescicali si attuano procedure diagnostiche all’avanguardia come la uretrocistoscopia a fluorescenza che permette di rilevare in vescica tumori microscopici ancora non visibili ad occhio nudo con conseguente grande vantaggio diagnostico e maggiori probabilità di guarigione.

Quando la terapia chirurgica radicale è necessaria a Lucca si effettuano poi le ricostruzioni vescicali che permettono ai pazienti operati di “mantenere il proprio schema corporeo”, senza dover ricorrere ai fastidiosi sacchetti urinari, con la minzione che avviene quindi tramite le vie naturali.

Un altro riconoscimento è arrivato recentemente della società italiana di Urologia (SIU) e riguarda l’inserimento della Urologia di Lucca in uno studio nazionale sulla terapia conservativa del rene in presenza di tumore renale, come secondo centro toscano dopo Firenze.

Per le neoplasie renali inferiori a 4-5 centimetri non è infatti più prevista l’asportazione del rene ma solo di una parte di esso, con il mantenimento di entrambi gli organi.

Al Campo di Marte sono inoltre sempre più frequenti gli interventi urologici sui reni eseguiti per via laparoscopica, la nuova tecnica chirurgica che con piccoli fori permette l’asportazione di reni o la correzione delle patologie renali, evitando il taglio chirurgico.

Sono infine stati potenziati centri urologici ultraspecialistici come quello per la calcolosi urinaria, quello per la incontinenza urinaria e quello andrologico.

loschermo

……..e ancora Lucca: Urologia ala topultima modifica: 2009-11-27T09:17:19+01:00da minobezzi1
Reposta per primo quest’articolo