Livorno: Concerto del duo Parasole-Pagano

TEATRO CRAL ENI LIVORNO 

Viale Ippolito Nievo 38   Tel 0586 401308    www.cralenilivorno.it

 

III STAGIONE di MUSICA da CAMERA 2009 – 2010                                                                                                                7 concerti sui diversi linguaggi e modi espressivi della musica da camera

 

Alle ore 20 precederà un’introduzione all’ascolto. La serata terminerà con un buffet

 

 

giovedì 17 dicembre ore 21 : Duo Parasole Pagano

Giorgio Parasole flauto       Susanna Pagano pianoforte

 

F. Schubert   Introduzione, tema e variazioni su “Trockne blumen”

 

C. Debussy   “Syrinx” per flauto

                        

                        Dai Préludes per pianoforte: “Feux d’artifice”

 

G. Fauré        Fantasia op. 79

 

S. Prokofiev   Sonata op. 94:  Moderato – Scherzo – Andante –  Allegro con brio

 

Giorgio Parasole, nato nel 1987, dopo aver conseguito con il massimo dei voti il diploma in flauto traverso, attualmente sta completando il biennio specialistico, presso l’Istituto Musicale “P.Mascagni” di Livorno con il prof. Mauro Rossi che lo ha guidato durante tutta la sua formazione strumentale. Nel frattempo ha partecipato a masterclass di C.Klemm e M. Marasco e corsi specialistici con Chiara Tonelli  e Paola Fre. E’ risultato il vincitore, in qualità di solista, dell’ VIII edizione del Concorso Nazionale “Riviera Etrusca” e per due volte il 2° Premio al Concorso Nazionale “Riviera della Versilia”. Ha collaborato in diverse formazioni cameristiche: flauto e pianoforte, flauto e clavicembalo, due flauti, due flauti e clavicembalo, due flauti e violoncello ed ensemble di fiati.

Si è inoltre esibito, in qualità di solista, al Teatro Goldoni di Livorno in occasione del concerto di Capodanno 2009.

Susanna Pagano, diplomatasi nel 1998 sotto la guida del M.° Giampiero Semeraro col massimo dei voti e la lode al Conservatorio “G. Puccini” di La Spezia, ha terminato il percorso di studi conseguendo la laurea specialistica col Maestro D.Rivera, con il massimo dei voti, lode e menzione all’Istituto Musicale “Mascagni” di Livorno. Ha inoltre seguito corsi di perfezionamento sia come solista che cameristici con H. Moreno, B. Bloch, G. Bruno, A. Hintchev, A. Specchi, P. Masi e B. Canino.Ha ottenuto primi e secondi premi in concorsi nazionali e internazionali come solista e per musica da camera: F.I.D.A.P.A. di Pisa; “Coppa Pianisti d’Italia” di Osimo; “Città di Camaiore”; “J. S. Bach” di Sestri Levante; “Riviera della Versilia”; “Giulio Rospigliosi” a Lamporecchio; “Città di Massa”, “J. Brahms” di Acqui Terme , “Rassegna Nardini” di Livorno. Ha tenuto numerosi concerti in teatri, sale  e stagioni concertistiche di rilievo ( Livorno, Sarzana, La Spezia, Moneglia, Massa, Gravedona, Carrara, Università di Pisa, Lucca, San Gimignano, San Galgano, Fiesole, Firenze, Lastra a Signa, Bologna,) sia come solista che in formazioni cameristiche ed orchestrali. Come accompagnatrice al pianoforte ha collaborato con la classe di sassofono del M° M. Falaschi (Conservatorio di La Spezia) e con le classi del M.° M. Rossi, P. Carlini e C. Failli (Istituto Musicale “Mascagni” Livorno). Inoltre è stata collaboratrice pianistica alle master-classes del M° D. Rossi, Y. Bashmet, M. Quarta, M. Marasco. Ha suonato nelle orchestre Nuova Europa di Firenze e Città Lirica di Pisa.

 

La collaborazione tra Giorgio Parasole e Susanna Pagano, ormai consolidata nonostante la giovane età dei due musicisti, li ha visti protagonisti in diversi recital con  interessanti e varie proposte di repertorio.

 

Ingresso : € 8 – Soci CralEni e Coop € 6 – Studenti di ogni ordine e grado € 2.

Prevendita dal giovedì precedente il concerto, presso Cral Eni Livorno in orario 8-12, 15-19

Sono previsti gli abbonamenti.

 

Le Variazioni op. 160 per flauto e pianoforte di Franz Schubert furono composte nel 1824, solo pochi mesi dopo il ciclo di Lieder “Die schone Mullerin”. Il tema, infatti, è quello del diciottesimo Lied di questo ciclo, “Trockne Blumen” (“Fiori secchi”). Sembra che il brano sia stato composto su richiesta del flautista viennese Ferdinand Bogner, che frequentava gli stessi salotti di Schubert e probabilmente aveva ascoltato il Lied in questione dallo stesso autore. Lo spirito del Lied originario e del suo testo sono mantenuti nell’introduzione, lenta e drammatica, che impone subito l’andamento della marcia funebre. Segue, secondo i canoni dell’epoca, la variazione virtuosistica: subito il clima risulta alleggerito con elementi decorativi, note picchettate, appoggiature.  Ognuna delle variazioni che seguono è incentrata su un aspetto tecnico del pianoforte o del flauto, eccezion fatta per l’oasi espressiva della III Variazione e per la VI, costruita come uno Scherzo. Fulcro del Lied è la contraddizione interna creata dall’ambivalenza dei modi minore-maggiore (inverno e primavera), che viene mantenuta nel tema e in tutte le Variazioni.

Claude Debussy era affascinato dal mito di Syrinx : Giove, per nascondere il suo tradimento, trasformò la bellissima Io, figlia del fiume Inaco, in giovenca e la donò ad Era, che la affidò a sua volta alla incessante custodia di Argo dai cento occhi. Impietosito dalla sorte dell’amata, Giove mandò Mercurio a uccidere Argo e liberarla. Il dio, così, si finse un pastore e si avvicinò ad Argo, affascinandolo col suono del suo flauto. Quando gli fu chiesta l’origine dello strumento, raccontò la storia di Syrinx e di come la Naiade, per sfuggire alle brame di Pan, si trasformò in canna, da cui il Dio ricavò poi il flauto. “Feux d’artifice” è l’ultimo dei  Préludes, divisi in due volumi di dodici brani ciascuno e risalenti al periodo tra il 1909 e il 1913. Questi brevi schizzi pianistici sono come un diario intimo. Debussy crea in questo preludio effetti sonori ispirati ad uno spettacolo pirotecnico. Il richiamo della Marsigliese, all’ultima pagina, colloca questi fuochi d’artificio la sera di un 14 luglio, festa nazionale della Repubblica francese in cui si celebra la presa della Bastiglia. La folla sta tornando a casa, e frammenti dell’inno corrono attraverso l’aria provenendo da una banda lontana. La citazione funge da firma, siglando non solo questo, ma l’intera serie dei ventiquattro preludi.

La Fantasia op. 79 per flauto e pianoforte, è l’unica composizione di Gabriel Fauré dedicata ad uno strumento a fiato solista. Fu composta nel 1898 ed si articola in due movimenti tra loro estremamente contrastanti, come è tipico di questa forma: un Andantino piuttosto malinconico e un Allegro agile, elegante e virtuosistico.

La Sonata op. 94 in re maggiore di Sergeij Prokofiev è tra i brani più importanti nel repertorio flautistico novecentesco.  Fu scritta nel 1943 ed è tra le composizioni più solari dell’autore, come traspare fin dalla luminosa apertura del primo tempo. Fu eseguita per la prima volta al conservatorio di Mosca, con Charkovski al flauto e Richter al pianoforte. Il brano riscosse un successo tale che David Ojstrakh propose all’autore di ricavarne una versione per violino, cosa che Prokofev fece nell’anno successivo, attribuendo alla variante il numero d’opera 94bis. In quattro movimenti di cui il primo è il più classicheggiante, in forma sonata. Il secondo è in forma di scherzo: in tempo ternario, velocissimo e ossessivo con una parte centrale cantabile e fantasiosa. Il terzo è un oasi di calma e bellezza. Il quarto, assai impegnativo per entrambi gli strumenti, è in forma di Rondò: un tema ritorna più volte a collegare episodi musicali sempre nuovi e contrastanti, fino ad una coda finale vivacissima e virtuosistica.

Livorno: Concerto del duo Parasole-Paganoultima modifica: 2009-12-07T15:17:46+01:00da minobezzi1
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