Il terzo concerto del VI Festival Zipoli è all’insegna della contaminazione dei generi musicali: passato e attualità si uniscono con originale creatività.
Con Barocco in jazz venerdì 18 dicembre (ore 21,15) al Teatro Magnolfi Nuovo, suggestivi brani del repertorio barocco (da Monteverdi a Caccini, da Frescobaldi a Zipoli) vengono eseguiti con rigore filologico ma anche trasformati in chiave jazz da un particolarissimo ensemble barocco/jazz, in un crescendo di espressività, virtuosismi e improvvisazioni. Apparentemente lontani, la musica barocca e il jazz condividono in realtà alcuni aspetti fondamentali, come il gusto per l’ornamentazione improvvisata e l’impiego di bassi ostinati d’accompagnamento.
Gli interpreti sono l’Ensemble Laus Concentus, un apprezzato gruppo di musicisti specializzati nel repertorio barocco, fondato a Lodi nel 1992 dal valente liutista Maurizio Piantelli, che da allora si è imposto a livello italiano ed europeo, anche nell’ambito di prestigiosi festival (come quello di Spoleto), per l’originalità delle proposte e l’eccellenza delle interpretazioni. Le improvvisazioni jazz sono invece affidate al giovane ma già affermato gruppo Musicarte Jazz Project, condotto dal valente tastierista Fabrizio Trullu, allievo di musicisti quali Paolo Fresu ed Enrico Rava, collaboratore di artisti come Gloria Gaynor e i Gipsy Kings.
Un concerto di grande interesse e alquanto originale per concezione che non mancherà di attrarre il pubblico degli appassionati di musica antica che segue abitualmente il Festival, ma anche i cultori del linguaggio jazz e delle contaminazioni artistiche.
Ensemble Laus Concentus: Elena Bertuzzi, soprano, Maurizio Piantelli, liuto, tiorba e chitarra barocca, Giorgio Merati, flauti e clarinetto, Cinzia Polese, violoncello
Musicarte Jazz Project: Fabrizio Trullu, tastiere, Walter Pandini, sax, Gianni Satta, tromba.Musiche di Giulio Caccini, Girolamo Frescobaldi, Claudio Monteverdi, Henry Purcell, Domenico Zipoli e improvvisazioni. Il Festival Zipoli è promosso dagli assessorati alla cultura di Provincia e Comune di Prato con il contributo della Banca Fideuram.