Dicomano (FI): Lungo il sentiero degli Etruschi

 

Presso la Sala Consiliare del Comune di Dicomano, presentazione del progetto di scavo archeologico e restauro conservativo di San Martino a Poggio – Frascole.

Programma
Ore 10,00 Introduzione
Ida Ciucchi – Sindaco del Comune di Dicomano
Mattia Nebbiai – Assessore alla Cultura del Comune di Dicomano
Presentazione del progetto:
Dott.ssa Fulvia Lo Schiavo – Soprintendente per i Beni Archeologici della Toscana
dott. Luca Fedeli – Archeologo Direttore Coordinatore del Mugello Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana
Arch. Stefano Crivelli – Direttore dei lavori per il cantiere di San Martino a Poggio – Frascole
Piero Bruni – Presidente del Gruppo Archeologico di Dicomano
D.ssa Laura Paoli – Direttore Scientifico del Museo Archeologico Comprensoriale del Mugello e della Val di Sieve
Giuseppe Barsicci – Assistente Tecnico degli scavi e del restauro archeologico

Il sito di San Martino a Poggio, già noto dalla fine dell’800 e tornato alla ribalta nel 1959 per il rinvenimento, nelle vicinanze di una stele fiesolana, la cosiddetta ‘stele di Frascole’ , è stato oggetto d’indagini sistematiche ad iniziare dagli anni ’70, prima sotto la Direzione scientifica del compianto Dott. F. Nicosia, poi del Dott. G. de Marinis e oggi del Dott. Luca Fedeli.
Fino agli anni ’90 le campagne di scavo e di restauro conservativo sono state eseguite con cadenza quasi annuale, contando su finanziamenti richiesti ed ottenuti dalla allora Soprintendenza Archeologica per la Toscana. Le successive esplorazioni, effettuate negli anni 2002, 2003 e 2004, che hanno consentito di dare una svolta importante agli scavi stessi, sono state finanziate per intero dal Comune di Dicomano.
Il poggio, facilmente raggiungibile da Firenze, percorrendo la SS 67 e seguendo le indicazioni stradali alle porte dell’abitato di Dicomano, è situato a circa m 464 s.l.m., in posizione dominante tra le vallate del Sieve e del Moscia.

Proprio qui, tra querce, lecci e cipressi si ergono le possenti mura, conservate in elevato anche per 3-4 m, di un edificio etrusco della fine del IV-III secolo a.C. a pianta rettangolare, diviso nell’interno in tre vani quasi uguali per dimensioni..
Numerosi i reperti archeologici rinvenuti durante le campagne di scavo riferibili ad un arco cronologico ristretto: dalla fine del IV alla metà del III secolo a.C.. Si tratta, per la maggior parte, di ceramica di uso domestico: ciotole, piattelli e oinochoai (brocche) completamente dipinte in vernice nera oppure in ceramica acroma, di produzione locale, come anche le olle d’impasto, ma anche frammenti di vasi etruschi a figure rosse, probabili importazioni dall’area volterrana e oggi in metallo, quali una gambina votiva in bronzo e parti di armi in ferro (lancia, coltello, giavellotto).

Interessanti le numerose iscrizioni graffite in caratteri etruschi su ciotole e piattelli, indicanti l’appartenenza alla Famiglia dei Velasna, gens nota che ritroviamo nel territorio volterrano, aretino e anche nella vicina Fiesole.
Sul versante meridionale del poggio, si trovano i ruderi della piccola Chiesa di San Martino
e una piccola area cimiteriale.
Le nuove indagini archeologiche programmate, che avranno inizio nel mese di marzo 2010, sono il frutto di un progetto a lungo studiato a tavolino dalla scrivente e dall’Assistente tecnico Giuseppe Barscicci, con la consulenza scientifica del Dott. Luca Fedeli ed il prezioso contributo del Gruppo Archeologico di Dicomano.

Laura Paoli (Direttore scientifico del Museo Archeologico Comprensoriale del Mugello e della Val di Sieve)

 

Dicomano (FI): Lungo il sentiero degli Etruschiultima modifica: 2010-01-29T10:39:50+01:00da minobezzi1
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