fino al 28.II.2010 Base compie 12 anni. Con una lunga storia d’incontri che hanno reso lo spazio espositivo una sorta d’ipercubo in continua evoluzione. Ospite di tale realtà, Mosset presenta tre nuovi interventi… |
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L’ipercubo è l’estensione a n dimensioni (lettera usata per indicare un generico numero naturale) del concetto di cubo, proprio come Base/Progetti per l’arte è l’estensione a n dimensioni del concetto di realtà espositiva. Proprio come un ipercubo, Base – nel corso dei dodici anni di attività – è riuscita a convogliare a Firenze un numero impressionante di artisti internazionali d’alta qualità, un volume impensabile per la maggior parte delle realtà espositive italiane e non. Stravolgente allora il fatto che nasca da una precisa opera di Barnett Newman, Zim Zum, da ‘tzim tzum’, termine cabalistico che indica “il processo creativo divino”, ideata per un progetto di Sinagoga nel 1963. Mosset ribalta la scultura di Newman adagiandola sul terreno, per conferirgli un orientamento spaziale certamente più materialista, dettato peraltro dal titolo che, ridotto alla lettera ‘Z’, perde il profondo contenuto iniziale. Amalgamare, convertire, trasformare lo spazio: un gigantesco wall painting di colore giallo annulla, disintegrandola, la parete dell’ultima sala. L’intervento, pur avendolo riproposto altre volte in altrettanti spazi, è definito dall’artista site specific, poiché – come giustamente rileva lui stesso – è sempre diverso da sé, rapportandosi ogni volta a situazioni diverse per relazionarsi con fruitori provenienti da ambiti formativi eterogenei, così da ottenere una complessa sfera relazionale grazie a un intervento minimale. nicola cecchelli fino al 28 febbraio 2010 [exibart] |
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………e ancora Firenze: Olivier Mosset
………e ancora Firenze: Olivier Mossetultima modifica: 2010-01-29T10:48:00+01:00da
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