Siena: Un reliquiario di Francesco di Vannuccio


Salgono a cinquantasette i “pezzi” che fanno parte della “Collezione Opere d’Arte della Fondazione Mps”. Ieri, giovedì 29 gennaio infatti, nel corso di un’asta di Sotheby’s è stata acquistato un prezioso reliquiario di Francesco di Vannuccio (1356- morto prima del 1391) che raffigura una Madonna con Bambino con alla base un Cristo tra la Vergine e San Giovanni Evangelista.
Misura 54 centimetri per 37,5, è un fondo oro, dipinto a tempera su un pannello di legno ed è in buono stato di conservazione.

L’opera, che era di proprietà di un privato, torna così a Siena dopo essere stata a lungo in Germania, Austria ed infine negli Usa, ed è di grande pregio e valore artistico. E’ stata esposta alla Royal Academy of Arts di Londra ed al Metropolitan Museum di New York. Era già stata richiesta per la mostra sul Rinascimento che si terrà a Siena, nel complesso museale del Santa Maria della Scala, dal 26 marzo prossimo, fino al 10 luglio. E’ una preziosa testimonianza dell’arte senese del Trecento: la datazione dovrebbe essere 1380, come sembra evidenziare una data riportata sul dipinto, ma che risulta danneggiata. Un altro reliquiario di Francesco di Vannuccio, ma in condizioni di conservazione peggiori, è esposto presso il Museo Civico di Montepulciano.

Francesco di Vannuccio, artista nato a Siena,  si contraddistingue nelle sue opere per una grande cura dei dettagli e ricchezza di effetti. Tra le sue opere più note la Crocifissione con la Vergine e San Giovanni Evangelista che si trova al Philadelphia Museum of Art, di Philadelphia.

La “Collezione Opere d’Arte della Fondazione Mps”
Il progetto di costituzione di una raccolta d’arte della Fondazione Mps ha preso avvio nel 2004, e nasce dal proposito di far recuperare alla città opere e manufatti significativi nel panorama storico-artistico senese. Due sono le principali finalità della “Collezione Opere d’Arte della Fondazione Mps”: evitare, per quanto possibile, la dispersione di importanti testimonianze dell’arte senese che possano presentarsi presso privati, sul mercato antiquario nazionale e internazionale; incrementare settori oggi meno rappresentati nelle collezioni pubbliche cittadine.

Il progetto segue due filoni principali: la creazione di una raccolta di capolavori riconducibili alla scuola senese dal XIII al XVIII secolo e la ricerca di opere che testimonino la fioritura dell’arte nel territorio senese dal XIX alla prima metà del XX secolo.

Per quanto riguarda il primo filone sono state effettuate acquisizioni di importanti opere. Tra queste, la Natività  di Pietro di Francesco Orioli, una Sacra Famiglia e un angelo di Andrea Piccinelli detto il Brescianino (documentato a Siena dal 1506 al 1524, a Firenze nel 1525), Il matrimonio mistico di Santa Caterina da Siena e il Compianto sul Cristo deposto di Francesco Vanni (1564-1610), proveniente da una collezione senese, la caravaggesca Santa Maria Maddalena che legge di Rutilio Manetti (1571-1639), un tempo nella collezione Del Taja. Dello stesso autore La cena di Emmaus. Da ricordare quindi tre opere di Marco Pino (1521-1583), Cleopatra,  Selene e Endimione oltre al Cataletto che era di proprietà della Compagnia di San Giovannino della Staffa. Si tratta di un’opera di grande valore composta da tre dipinti, di cui si avevano notizie solo attraverso le menzioni di fonti senesi del Seicento e Settecento.

Per il secondo filone ricordiamo di Arturo Viligiardi (1869-1936), La Pia dei Tolomei e La Maddalena sul Calvario, due oli su tela datati al 1891 e al 1894.  Ed ancora di Luigi Mussini (1813-1888) Ritratto del conte Scipione Bichi Borghesi e I due plinti, dipinto inedito che rappresenta uno dei capolavori di Mussini, siglato e datato 1850. Sempre di Mussini la tela rappresentante la Sacra Famiglia. Pregevole la Libreria e Studiolo, 1824-1825, realizzata da Agostino Fantastici (1782-1845) in legno di noce, ciliegio, bosso e palissandro che arreda un’intera stanza. 

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Siena: Un reliquiario di Francesco di Vannuccioultima modifica: 2010-01-30T11:46:45+01:00da minobezzi1
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