Prato: Distretti peralleli: quello legale e quello cinese

Un gruppo di imprenditori cinesi, espressioni delle due associazioni “D’amicizia dei cinesi di Prato in Italia” e quella “Di commercio italo-cinese”, è disponibile a sedersi a un tavolo istituzionale – messo a disposizione dalla Provincia – per lavorare sull’integrazione tra i cosiddetti “distretti paralleli”, quello tessile, tradizionalmente pratese, e quello delle confezioni, tipicamente cinese.

L’annuncio l’ha dato il presidente della Provincia, Lamberto Gestri, nel corso di un incontro con la stampa. “Quello di tentare il dialogo è una scelta strategica, si tratta di un percorso che avrà tempi lunghi ma che rappresenta una necessità per il distretto”, spiega Gestri. “Il tavolo è il risultato di una serie di contatti avviati prima della mia elezione. Appena eletto ho nominato tra i miei consiglieri, anche l’imprenditore Quilin Xu (Giulin) e insieme a lui ho cominciato a lavorare”, afferma il presidente che ha ricordato come la Provincia di Prato abbia stretto un patto di gemellaggio con Wenzhou, la municipalità di 8 milioni di abitanti da cui proviene gran parte dei cinesi che vivono a Prato, sin dal 2002. I nomi degli imprenditori sono in via di definizione da parte delle due associazioni e dovrebbero essere ufficializzati entro la settimana. Di sicuro del gruppo farà parte Quilin Xu. “L’impegno della Provincia è stato condiviso con le istituzioni e le forze economiche in questi mesi anche al tavolo della Prefettura attivato in forza del Patto per Prato sicura”. sottolinea Gestri.

Il progetto della Provincia è chiaro. L’ha ricordato Gestri questa mattina. “Da una parte sostenere con determinazione il contrasto all’illegalità. La Provincia, nel contesto del Patto per Prato sicura, mette a disposizione le risorse per potenziare l’attività delle forze dell’ordine per i controlli – sottolinea Gestri – Dall’altra lavorare per il dialogo e per promuovere processi di integrazione a tutti i livelli. In questa fase c’è un interesse dei confezionisti cinesi a innalzare la qualità dei loro prodotti. La qualità dei tessuti delle aziende pratesi può rispondere a questa esigenza. C’è quindi un’esigenza reciproca a sviluppare le relazioni, in questo modo si comincia a intervenire sul completamento della filiera. Tentare l’integrazione tra i due distretti paralleli quello della produzione dei tessuti e quello della confezione è una necessità. Nessuno si illude che sia facile ma è necessario”.

L’associazione d’amicizia dei cinesi di Prato raccoglie una buona fetta di imprenditori cinesi del pronto moda ed è espressione della comunità proveniente da Wenzhou, all’Associazione generale del commercio italo-cinese fanno riferimento imprenditori provenienti anche dal resto della Cina.

 

Prato: Distretti peralleli: quello legale e quello cineseultima modifica: 2010-02-02T18:11:00+01:00da minobezzi1
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