L’aumento della tassa sul gasolio sta mettendo in ginocchio il settore. A causa dell’accise i costi sono aumentati in media di circa il 20% per azienda. Sabato prossimo congresso provinciale a Capannori.
All’autunno caldo potrebbe fa seguito un inverno…incendiario. Si fa sempre piu’ critica la situazione del mondo dell’agricoltura, in particolare del settore del florovivaismo che nella provincia di Lucca riguarda in particolare la Versilia ma anche la zone di Altopascio e Montecarlo, al confine con la vicina Pescia. La tassa sul gasolio sta infatti gravando in modo pesante su oltre 300 aziende presenti sul territorio mettendole in seria difficolta’ o addirittura in certi casi a rischio chiusura. I costi sono infatti aumentati in media del 20%: da 20 a 200mila euro a seconda delle dimensioni dell’azienda. Una contraddizione piuttosto evidente sulle agevolazioni decise prima dal ministero dell’agricoltura seguite pero’ dalla mannaia inferta dal ministero delle finanze. Se a tutto cio’ aggiungiamo il clima particolarmente rigido di questo inverno e i danni ingenti provocati dal maltempo, si ha il quadro di una situazione davvero allarmante e che rischia di diventare esplosiva. In tale ottica si stanno muovendo Coldiretti e Cia.
La Coldiretti ha incontrato le aziende. La strategia e’ quella di interagire con il Governo affinche’ siano presi i provvedimenti adeguati per salvaguardare la competitivita’ del settore. Sulla stessa linea anche la Cia. Il presidente provinciale Alberto Focacci si e’ detto a dir poco sconcertato da quanto sta accadendo ed avanza una proposta unitaria dell’associazone agricoltura per un maggiore determinazione nella lotta, pronti anche a scendere di nuovo in piazza. Lo scottante argomento delle accise sul gasolio sara’ al centro del congresso provinciale della Cia che si terra’ sabato prossimo a Capannori.
noitv