Lucca: Italia Nostra e la Soprintendenza fantasma

Ecco quanto scrive ill  presidente di Italia Nostra di Lucca a proposito della Soprintendenza:

“Sono appena cinque anni che è stata istituita la Soprintendenza di Lucca e Massa e, alla fine di questo mese di febbraio, il quinto Soprintendente (architetto Guglielmo Malchiodi) che si è succeduto in questo ruolo terminerà l’incarico per iniziare il proprio periodo di quiescenza programmato da tempo.

Per i cinque Soprintendenti succeduti in questi cinque anni (Ficacci, Paolucci, Santi, Lapi, Malchiodi), che contemporaneamente  avevano da svolgere altri impegnativi incarichi ministeriali o non  in sedi distanti da quella lucchese (Viterbo, Firenze, Genova, Pisa), non è stato possibile impiantare ed ordinare un vero Ufficio che desse garanzia di continuità, di coordinamento e di efficacia nella gestione e nella tutela del patrimonio culturale.

L’interim al vertice è stato ed è ancora accompagnato da una pianta organica inesistente, da un insieme di funzionari anch’essi in gran parte ‘comandati’ provvisoriamente (ad esclusione di un piccolo gruppetto di ministeriali di ruolo) e provenienti da diversi settori pubblici senza specifica preparazione nel settore e che solo con un impegno volontario riescono a far sopravvivere questa Istituzione.

Fatto sta, però, che anche questi vengono e vanno, cambiano continuamente e, appena maturato un minimo di esperienza, sono richiamati dall’Ente di provenienza per le proprie legittime esigenze. L’insufficienza di personale tecnico e amministrativo è drammatica, tanto che si moltiplica il ‘silenzio/assenso’.

Questa Associazione, che per propri fini statutari collabora attivamente per la tutela del nostro patrimonio culturale e paesaggistico, troppe volte ha riscontrato disfunzioni inaccettabili e ‘distrazioni’ inammissibili (anche recentissime) dovute principalmente ad una  ‘macchina’ che nessuno si è assunto il compito di far funzionare.

Se a tutta questa labilità della struttura del personale sommiamo l’inadeguatezza istituzionale e funzionale di una sede, senza ascensore, formata da una decina di stanzette  di due ex appartamentini, irraggiungibili per le barriere architettoniche presenti e in cui è impossibile anche il rispetto della privacy; se sommiamo che questa sede è proprietà del Comune di Lucca e ‘gentilmente’ concessa da questo, tanto da mettere la Soprintendenza stessa in una sorta di dipendenza; se sommiamo l’inconsistenza dei mezzi economici messi a disposizione dal Ministero per l’impianto di questa nuova Struttura (per le strumentazioni ed arredi minimali si è dovuti ricorrere, questuando, alla disponibilità di altri Enti) è chiaro lo status di inefficacia di questo Organismo, nonostante lo sforzo di alcuni per farlo funzionare.

A questa Associazione preme che le Strutture di codesto Ministero riescano ad assolvere al meglio al proprio compito, di controllo, tutela e indirizzo, ma anche a quello di servizio efficace verso il cittadino.

Per questo segnaliamo le seguenti urgenze.

1. Con l’1 marzo p.v. è assolutamente indispensabile che sia assegnata alla Soprintendenza di Lucca e Massa una dirigenza stabile, esperta e a tempo pieno, che abbia voglia, capacità  e tempo sufficiente per dare dignità di immagine, organizzazione ed efficacia a questa Struttura.

2. Poiché le problematiche più pesanti che investono il territorio delle due Provincie riguardano soprattutto il settore architettonico e paesaggistico, sarebbe oltremodo utile e proficuo che la nuova dirigenza fosse esperta in questo settore piuttosto che in quello artistico.

3. E’ indispensabile addivenire alla formazione di una pianta organica proporzionata nel numero e nella qualificazione alla mole e al tipo di lavoro da svolgere e garantirne la dotazione di personale stabile.

4. Non è secondaria la ricerca di una sede di proprietà statale, che sia dimensionalmente idonea, vuoi per chi vi lavora, vuoi  per chi la fruisce e che renda questo Istituto totalmente indipendente dagli Enti che è chiamato a controllare (a tal fine ci permettiamo di segnalare la recente disponibilità della ex sede dell’Intendenza di Finanza di Lucca).

5. E’ indispensabile dotare l’Organismo dei mezzi strumentali oggi irrinunciabili per il proprio funzionamento (un’auto di servizio, attrezzature informatiche aggiornate, accesso a rassegne stampa ecc.).

Quanto sopra descritto ed indicato è quello che noi proponiamo per rendere i costi collettivi di questa Istituzione non inutili, ma spesi degnamente per raggiungere quegli scopi di maggiore efficacia nella tutela del nostro patrimonio storico che, teoricamente, giustificavano la nascita di questa Struttura nel 2005.

Ringraziamo dell’attenzione e, in attesa, inviamo rispettosi saluti”.

– Roberto Mannocci, presidente di Italia Nostra Lucca –

Lucca: Italia Nostra e la Soprintendenza fantasmaultima modifica: 2010-02-09T10:41:00+01:00da minobezzi1
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