Siena: Divorzio fra Chianti

Che fra i due non ci fosse mai stato un gran feeling era noto, ma adesso i destini si separano per sempre. Un divorzio alla chiantigiana è stato definito, causato da indifferenza e incomprensioni reciproche. Non solo una distinzione nominale (Chianti e Chianti Classico appunto) ma addirittura sostanziale. Due vini diversi, di fatto. Il consumatore lo capirà?

Ai posteri l’ardua sentenza. Per il momento a sancire il divorzio è un atto legislativo che, in buona sostanza, vieta di produrre il vino Chianti nella zona (pur vasta) del Chianti Classico.
Al di là della legge esiste il buon senso, a nostro avviso. Prendiamo allora per buone le parole di Liberatore (Direttore del Consorzio Chianti Classico). Sono stati evitati gli avvocati, sono state evitate le battaglie più aspre, è stata fatta finalmente chiarezza alla fine di un percorso travagliato cominciato quasi 80 anni fa.
Tutto è bene quel che finisce bene? In realtà il termine Chianti (parola fra le più gettonate in assoluto in ambito web e non solo) continuerà ad appartenere a due prodotti che niente hanno a che vedere l’uno con l’altro (almeno così ci dicono). In un mondo in cui, nonostante i grandi esperti e i tantissimi appassionati, le persone continuano a dividere il vino fra rosso/bianco e buono/cattivo, la differenza sostanziale fra Classico e non, in ambito chiantigiano, continuerà a sembrare probabilmente roba da sofisti. E che dire poi delle sottigliezze fra Colli Fiorentini, aretini, colline pisane, Rufina etc… ? Siamo forse così ingenui da credere che da New York, Pechino o Mosca sappiamo distinguere fra San Casciano e Pelago, fra Radda e  Montespertoli, fra Castellina e Montopoli, fra Greve o Panzano e Fiesole. Ricordiamocelo: abbiamo tanta ricchezza enogastronomica ma tutto il Chianti (Classico e non) è un quartiere di una media città cinese. Marcare le differenze è giusto, ma se e solo se ne abbiamo la forza. Forse in un momento come questo servirebbero più unità di intenti e meno scandali. Sarebbe già un passo avanti nelle vera valorizzazione della Toscana enologica.

Cristiano Maestrini per golagioconda

 

Siena: Divorzio fra Chiantiultima modifica: 2010-02-10T11:34:49+01:00da minobezzi1
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