Pisa: Luca Zingaretti

Il fascino della parola, la magia di un racconto in perfetto equilibrio fra realismo e mito e il carisma di un attore di livello: sono queste le cifre che caratterizzano “La Sirena”, lettura raffinata, emozionante e mai banale di Luca Zingaretti dal racconto “Lighea” di Giuseppe Tomasi di Lampedusa: finalmente in scena anche al Teatro Verdi, questo fine settimana (sabato 27 febbraio alle ore 21, domenica 28 febbraio ale ore 17), penultimo appuntamento della Stagione teatrale proposta a Pisa da Fondazione Toscana Spettacolo e Fondazione Teatro di Pisa con il sostegno di GEA-Servizi per l’Ambiente s.p.a.

Un gioiello da un gioiello: Lighea, infatti, scritto dall’autore de Il Gattopardo nell’ultimo scorcio della sua vita e pubblicato postumo da Feltrinelli nel 1961, è un piccolo capolavoro di scrittura e fantasia, che Luca Zingaretti – sua l’elaborazione drammaturgica – restituisce appieno nella sua essenza, in una lettura che ha affascinato critica e pubblico.

La storia inizia con l’incontro casuale fra due uomini, entrambi di origini siciliane, nel tardo autunno del 1938, in un Caffè di una Torino a loro estranea. L’uno, Paolo Corbèra, è un giovane giornalista; l’altro, il settantacinquenne Rosario La Ciura, è senatore ed è stimato fra i massimi ellentisti dell’epoca. I due a poco a poco entrano in una garbata confidenza e, tra riflessioni erudite, dialoghi sagaci, battute cinicamente ironiche, trascorrono il tempo conversando di letteratura, di antichità, di vecchie e nuove abitudini di vita, finché non emerge il ricordo di un antico e mai sopito amore del professore, un amore assoluto e totalizzante nato in un caldo agosto siciliano di tanti anni prima per una creatura dal profumo mai sentito, “un odore magico di mare”, dalla voce che pareva un canto

Solo in scena, accompagnato dalle musiche struggenti di Germano Mazzocchetti eseguite live dal fisarmonicista Fabio Ceccarelli, Luca Zingaretti dà voce ad entrambi i personaggi, restituendoci con la sola forza della parola, in un percorso tra la carnalità del presente e la spiritualità dell’antichità, tutti i profumi della Sicilia e  insieme la ricchezza della poesia di quella terra su cui sembra palpitare una stasi del vivere melensa e liquorosa.

Un appuntamento imperdibile per chi ama la magia del racconto, ma anche per chi vuole apprezzare la grande forza, fluidità ed eleganza interpretativa di un attore che, nato in teatro con l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica e le regie di Luca Ronconi, assurto poi al successo di massa con le sue interpretazioni televisive (su tutte, il commissario Montalbano) e cinematografiche (la più recente, in ordine di tempo, l’ultimo film di Pupi Avati, Il figlio più piccolo, nelle sale proprio in questi giorni), sa fare della parola uno strumento virtosistico di incanto e seduzione, modulandovi ora la tenerezza, ora l’ironia e scavandola fino al significato più piccolo.

Pochi i biglietti ancora disponibili, in vendita al Botteghino del Teatro Verdi con prezzi che variano dai 30 ai 10 euro. Sconti per i soci Coop-Unicoop Firenze e per i giovani. Per informazioni tel 050 941111.

 

 

Pisa: Luca Zingarettiultima modifica: 2010-02-25T18:51:19+01:00da minobezzi1
Reposta per primo quest’articolo