……..e ancora Pisa: Emma Dante

Drammaturga, regista, attrice, scrittrice: Emma Dante, palermitana dal respiro europeo, fondatrice nel 1999 della Compagnia Sud Costa Occidentale, è artefice di un teatro intimo e viscerale raccontato da una lingua siciliana atavica e sanguigna, dotato di una forze espressiva di grande vigore, non a caso rappresentato in tutta Europa con grande eco di critica e pubblico e premiato con i più importanti riconoscimenti, e svetta incontrastata tra le protagoniste del panorama teatrale contemporaneo. Proprio ad Emma Dante Anna Barsotti, docente di Discipline dello Spettacolo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pisa nonché autrice di numerosi saggi teatrali, con una particolare attenzione ai rapporti fra lingua e dialetto, ha dedicato la prima monografia critica, La lingua teatrale di Emma Dante, edita lo scorso anno dalla casa editrice ETS.

Il volume sarà presentato nella nostra città sabato pomeriggio (10 aprile, ore 17), nella Sala Titta Ruffo del Teatro Verdi. Con l’autrice, interverranno Cesare Molinari, professore emerito presso il Dipartimento di Storia delle Arti e dello Spettacolo dell’Università di Firenze, fra i più eminenti storici europei del teatro e dello spettacolo; Salvatore Silvano Nigro, catanese, docente di Letteratura Italiana moderna e contemporanea presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, direttore editoriale della Casa editrice Sellerio, apprezzata firma delle pagine culturali dell’edizione domenicale del “Sole 24 Ore”; Stefania Stefanelli, ricercatrice di Linguistica Italiana presso la Scuola Normale Superiore e apprezzata collaboratrice dell’Accademia della Crusca.

Una monografia accurata, che analizza con attento rigore scientifico i tre spettacoli-rivelazione di Emma Dante;  mPalermu (2001), Carnezzeria (2002) e Vita mia (2004), e insieme un libro double face: aperto da una premessa storico-semantica, che ricongiunge il caso Emma Dante ai precedenti paradossi artistici dei siciliani (da Verga a Sciascia, da Pirandello a Joppolo), La lingua teatrale di Emma Dante può essere letto anche a rovescio, laddove il racconto degli spettacoli, nel cui spazio visivo e sonoro il fenomeno teatrale si realizza, consente di rivisitare per continui richiami la drammaturgia “mobile” dei testi, mediante il confronto fra edizioni a caldo, copioni e riscritture per la stampa. Un’accurata teatrografia e una raccolta di foto di scena completano questo esaurioente libro, capace di restituire – com’è stato annotato – “unquadro attento e al tempo stesso appassionato del risultato ‘storicizzato’ ma anche del modo di lavorare di questa regista e dei ‘suoi’ attori. L’ingresso è libero.

 

……..e ancora Pisa: Emma Danteultima modifica: 2010-04-07T15:41:11+02:00da minobezzi1
Reposta per primo quest’articolo