Pontasserchio (PI): Parchi di mare e d’Appennino

 

Renzo Moschini per greenreport

All’Agrifiera di Pontasserchio si parlerà di parchi di mare e di parchi d’Appennino. Non è la prima volta che ciò avviene a conferma che l’appuntamento sangiulianese ha ormai una dimensione ‘nazionale’.

Non a caso, infatti, pochi giorni fa vi è stato presentato il Centro studi sul paesaggio, l’ambiente e il territorio istituito da quel comune con la Scuola Sant’Anna di Pisa e l’Università di Camerino a cui presto seguirà quello di federparchi nella tenuta di San Rossore nella bella sede da poco rinnovata della Giraffa.

La prossima settimana sempre a Pisa si terrà la quarta edizione di Parcolibri. Insomma la Toscana con la Liguria e l’Emilia grazie anche al recente accordo sottoscritto per una collaborazione istituzionale che privilegia il ruolo dei parchi e delle aree protette a differenza di quello che avviene sul piano nazionale hanno il merito di dare davvero il buon esempio.

E sicuramente appena le tre regioni avranno tutte insediato le loro giunte (per ora l’hanno fatto Toscana ed Emilia designando entrambe ai parchi una donna) ciò risulterà ancor più chiaro.

Ecco, domani discuteremo di cosa significa cercare di far collaborare sempre meglio non soltanto parchi e aree protette delle tre regioni ma di come farlo integrando attività che oggi risultano ancora troppo separate specialmente in riferimento al territorio marino-costiero che pure riguarda il Santuario dei cetacei.

Sono cose verso la quali il ministero dell’ambiente e il governo e non certo da ora mostra non soltanto la più assoluta sordità e disinteresse, ma quando decide di metterci mano produce ‘mostri’. Lo fa con Calderoli che pensava di abrogare i parchi regionali e passarne le spoglie alle province che credono davvero di poterne assumerne l’eredità come ha scritto nuovamente l’Unione delle Province in un recente documento nazionale prendendo così una solenne cantonata perchè i parchi non hanno eredi.

Lo fa quando il ministero riduce la rappresentanza della comunità del parco ( non quella ministeriale!) ma lasciando per i parchi di un solo comune e quelli di decine di comuni la stessa composizione. E non parliamo delle aree protette marine che restano l’orto di casa di un ministero che le ha portate ad una stato ‘preagonico’ come è stato giustamente denunciato. Ecco, in tempi di chiacchere che si sprecano sul federalismo nella pentola romana bollono queste cose. Roma prima ancora che ladrona è cialtrona. Ne parleremo domani a Pontesserchio senza peli sulla lingua.
 

Pontasserchio (PI): Parchi di mare e d’Appenninoultima modifica: 2010-04-29T18:25:21+02:00da minobezzi1
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