I finanziamenti saranno erogati sulla base dei progetti presentati sulle misure previsti dai bandi provinciali 2010 che riguardano l’acquicoltura, i porti di pesca, la pescaturismo, l’ittiturismo e la tracciabilità del pescato. Uno specifico bando sarà destinato al finanziamento di interventi formativi per gli addetti alla pesca.
I bandi sono disponibili nelle pagine del settore Pesca.
I progetti ammessi alle agevolazioni possono fruire di un contributo fino al 40% dell’investimento. I progetti per interventi nei porti di pesca presentati da soggetti pubblici (Comuni, Autorità portuali) potranno contare su finanziamenti fino al 100% dell’investimento.
“Il settore della pesca marittima –sottolinea l’assessore provinciale alla pesca Paolo Pacini – sta vivendo una fase di forte difficoltà dovuta a diversi fattori, non ultimo la crisi economica. Per questo, come già si sta facendo anche nel settore agricolo, è estremamente importante puntare sulla diversificazione e innovazione delle attività per avere risposte sia in termini di occupazione, sia per la salvaguardia della tradizione della pesca locale e della tipicità delle produzioni.
Con i precedenti bandi dell’annualità 2009 – aggiunge Pacini – sono già stati finanziati importanti interventi, in particolare per i porti di Livorno e Piombino, per un investimento complessivo di 466.376 euro e per l’acquicoltura, per altri 151.482 euro”.
Anche per il porto di Livorno, che aveva già visto vari interventi negli anni scorsi, sono in corso la sistemazione, nella Darsena Vecchia, di colonnine antincendio e per l’erogazione di acqua e gas.
Gli interventi messi in atto per l’acquicoltura hanno riguardato, invece, il progetto presentato da una cooperativa di Capraia per l’acquisto di attrezzature per la conservazione, trasformazione e commercializzazione del pesce; e il progetto di un’azienda di Rosignano Solvay per la modernizzazione degli impianti e il miglioramento della produzione di avannotti.
Per i bandi 2010 c’è molta aspettativa soprattutto per quelli rivolti alla pescaturismo e ittiturismo. “Due settori – dice l’assessore Pacini – che offrono notevoli opportunità di sviluppo anche in diretto collegamento con gli operatori turistici del territorio”.
I finanziamenti 2010 per l’ acquicoltura , 202.436 euro, riguardano l’ammodernamento delle strutture esistenti e l’integrazione della filiera attraverso lo sviluppo, oltre che della fase di produzione, anche delle fasi di trasformazione e di commercializzazione del prodotto. In subordine potranno essere ammessi anche progetti per nuovi impianti. La parte più cospicua delle risorse, 278.342 euro, è destinata al miglioramento delle infrastrutture dei porti di pesca. Gli interventi dovranno riguardare la sistemazione, all’interno dei porti, delle aree riservate alla pesca professionale (ormeggio, sbarco, riparo attrezzi, stoccaggio e vendita del pescato).
Le risorse per il settore della pescaturismo ammontano a 103.073 euro e saranno destinate all’adeguamento delle imbarcazioni e delle attrezzature, l’acquisto di natanti e barche d’appoggio finalizzati alla sicurezza ed al trasporto dei turisti.
Altro ambito di intervento è quello della tracciabilità dei prodotti, con un finanziamento di 10.375 euro ai progetti che prevedono l’acquisto e l’installazione delle attrezzature finalizzate all’etichettatura dei prodotti a bordo dei pescherecci, l’archiviazione delle informazioni, la lettura dei dati sull’etichetta da parte degli operatori della filiera. Possono presentare i progetti le imprese di pesca, i consorzi, le cooperative, i mercati ittici o magazzini, i soggetti che operano nella grande distribuzione, il Ce.S.I.T.).
Per il bando dell’ittiturismo sono a disposizione 186.677 euro per progetti che integrano l’offerta turistica dei pescatori con una serie di servizi a terra, mentre altri 35.000 euro saranno destinati alla formazione del personale del settore pesca.
Per presentare i progetti c’è tempo fino al 30 settembre.
(s.m. per granducatotv)