……e ri-Livorno: Effetto Venezia non è banale

Massimo Masiero per costaovest

Effetto Venezia non è stupida. E’ intelligente e anche colta, malgrado tutto. E’ una kermesse che Livorno dedica quest’anno alla Spagna (e nei prossimi anni a altri paesi del “mare nostrum”), con preciso riferimento di una città, porta della Toscana sul Mediterraneo. E’ una festa non solo per i livornesi, ma essenzialmente per i turisti, per i visitatori e per i passeggeri in sosta alcune ora in attesa d’imbargo sui traghetti. E Livorno ha voluto dimostrare che anche di fronte alle ristrettezze economiche può far di necessità virtù, come è stato fatto intendere dagli Amministratori, anche perchè l’anno prossimo si prevede dal governo la riduzione dell’ottanta per cento dei finanziamenti. Gli spettacoli serali di quest’anno, condensati in un’ora o poco più, sono apprezzabili, di una eccellente fattura e interpretazione, hanno un filo tematico interessante e vario, e gratuiti, il che non guasta per un pubblico, che deve fare i conti con le ristrettezze economiche. Le mostre e rassegne, i gruppi musicali e le compagnie teatrali, le animazioni, i giri in battello sui fossi, le sfilate espositive di bancarelle sono essenziali per rendere l’effetto, con quel tanto di confusione e di kitsch che non guastano. Anche perché Effetto Venezia, che festeggia il 25 anni, vuol essere un happening, è il benvenuto per tutti coloro che vogliono trascorrere alcune ore in serenità e allegria, vuol far conoscere un quartiere seicentesco, che offre splendidi angoli ancora ignorati e collegare la città alle tradizioni e al passato storico e artistico proiettandola avanti. Offre occasioni gastronomiche per gustare a prezzi equi le cucine livornese e spagnola. E ancora musica, balletto, teatro di qualità, opera lirica, presenze artistiche di rilievo, mai ingombranti. E per coloro che vogliono altro tipo di cultura, basta guardarsi intorno, con attenzione, a Livorno, in provincia e in Toscana, dove, in questo periodo e anche durante l’anno, ci sono occasioni da cogliere per tutti. Per concludere. L’apertura dell’Acquario Diacinto Cestoni, gestito dalla genovese Costa Edutainment, che cura anche quelli di Genova e Cattolica, è un fatto significativo per il rilancio turistico, che si riallaccia alla ristampa e diffusione da parte del Comune della nuova pubblicazione sulla città, e che si collega al traffico delle crociere, alla Venezia Nuova. Non si doveva celebrare e far festa? I tremila visitatori sono la migliore smentita a una tesi così azzardata e la dimostrazione dell’apprezzamento per l’evento. E’ invece opportuno , in alcuni casi, guardare al turismo con un po’ più d’ottimismo, lasciando che gli incontentabili continuino ad arricciare il naso spesso senza partecipare. Dello snobismo inutile, ne abbiamo le tasche piene.

……e ri-Livorno: Effetto Venezia non è banaleultima modifica: 2010-08-05T08:38:00+02:00da minobezzi1
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