Siena: Capolavori e restauri

Anna Maria Guiducci ed Enrico Toti

Siena, città di patrimoni immensi; patrimoni storici, conservati con attenta sensibilità, patrimoni recenti, frutto di un’oculata ricerca di riacquisire opere d’arte che vicende alterne hanno trasportato fuori del contesto d’origine.
Questo il senso della mostra che il Comune di Siena e la Fondazione Monte dei Paschi intendono offrire al pubblico senese e ai visitatori che sempre numerosi affollano la città, presentando insieme due affascinanti collezioni: le numerose opere d’arte del Comune di Siena, conservate nel complesso museale di Santa Maria della Scala, appositamente restaurate, e le importantissime testimonianze artistiche acquisite negli ultimi anni dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena.

I due nuclei, in un colloquio suggestivo, dialogano illustrando l’ampio dipanarsi dell’arte senese nei suoi molteplici aspetti.
Il nucleo dello Spedale e’ costituito da dipinti su tavola e su tela, sculture, apparati liturgici, materiali archeologici presentati per la prima volta in questa occasione e frutto, per la maggior parte, della committenza del millenario ospedale senese che divenne, nel tempo, il terzo polo artistico della città unitamente al Palazzo Pubblico e alla Cattedrale: dai rari reperti del VI e del IV secolo a.C. (Anfora, Hydria, antefisse, Oinochoe), ai due capocroce trecenteschi di Bartolomeo Bulgarini, dal Crocifisso della fine del Cinquecento, alle tele del XVII secolo di Francesco Vanni, Sebastiano Folli, Astolfo Petrazzi, Johannes Wyckeasbert, Bernardino Mei, dal raffinato paliotto d’altare seicentesco ricamato in seta e oro, a due dipinti di Antonio Nasini fino ad arrivare a Pietro Aldi, a testimonianza della grande stagione ottocentesca senese.

Nella Collezione della Fondazione Monte dei Paschi compaiono i principali interpreti dell’arte senese dal XIV agli inizi del XX secolo. Dalla trecentesca Maestà di Segna di Bonaventura al prezioso altarolo reliquiario di Francesco di Vannuccio; dalla Santa Lucia del Maestro dell’Osservanza alla Adorazione dei pastori di Pietro di Francesco Orioli. Singolarmente ricca la presenza dei pittori manieristi, dalla opulenta Venere di Domenico Beccafumi (immagine simbolo della mostra), alle aristocratiche Madonne del Brescianino, ai dipinti di Marco Pino oscillanti tra temi devozionali e soggetti di velato erotismo.

Quasi un palinsesto della cultura figurativa senese tra tardomanierismo e naturalismo caravaggesco e’ la sezione dedicata a Vincenzo Rustici, Rutilio Manetti, Ventura Salimbeni, Francesco Vanni. Per arrivare, senza soluzione di continuità (tramite la presenza di Giuseppe Nicola Nasini, Giuseppe Mazzuoli, Alessandro Maffei), alla grande stagione del purismo senese con la cospicua presenza di Luigi Mussini. 

Complesso museale Santa Maria della Scala
piazza del Duomo 2, Siena
tutti i giorni 10.30-19.30
Ingresso intero 6, ridotto 4.50

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Siena: Capolavori e restauriultima modifica: 2010-09-22T09:28:34+02:00da minobezzi1
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