Lucca: Francesco Gemignani, opera omnia

Nella foto, l’assessore alla cultura Letizia Bandoni, con il presidente del del centro studi Opera Omnia L. Bocherini Massimiliano Sala, la vice presidente Fulvia Morabito ed il direttore artistico Lorenzo Frassà

Nel 2012 si celebra il 250esimo anniversario della morte dell’illustre compositore lucchese Francesco Geminiani. Per commemorare tale ricorrenza, il Centro studi Opera Omnia Luigi Boccherini ha dato vita ad un progetto editoriale, con il patrocinio del comune di Lucca, assessorato alla cultura: la pubblicazione dell’opera omnia di Gemignani, presentandone tutta la produzione in edizione critica.

L’opera, diretta da Christopher Hogwood, in collaborazione con il Centro Studi Opera Omnia Luigi Boccherini di Lucca (www.luigiboccherini.org), è edita dalle Ut Orpheus Edizioni di Bologna. I primi due volumi, pubblicati nel 2010, contengono rispettivamente le sonate Op. 5 per violoncello e basso continuo e 11 Concerti. L’opera completa conterrà 17 volumi che saranno tutti pubblicati entro il 2012.

“Si tratta di un opera che celebra degnamente un grande musicista lucchese – commenta l’assessore alla cultura Letizia Bandonied il nome di Christhoper Hogwood, un grande della musicologia mondiale è una garanzia di completezza e serietà”.

Francesco Geminiani nacque a Lucca il 5 dicebre 1987.Iniziò gli studi sotto la guida di Alessandro Scarlatti, divenne poi allievo di Carlo Ambrogio (Ambrosio) Lonati, soprannominato Il gobbo, abile violinista e da ultimo passò nella scuola di Corelli. Dal 1707 rimpiazzò il padre alla Cappella Palatina di Lucca. Nel 1711 divenne primo violino e direttore d’orchestra del teatro dell’Opera di Napoli. Dopo un breve ritorno a Lucca, nel 1714 si recò a Londra dove le sue brillanti esecuzioni gli diedero in poco tempo una gran reputazione. Due anni dopo il suo arrivo a Londra, pubblicò 12 sonate per violino e basso, o clavicembalo, che dedicò al barone di Kielmansegge, ciambellano del re Giorgio I. Quest’opera ebbe un brillante successo. Il barone, che era il principale protettore di Geminiani, ne parlò al re e ottenne il permesso di far eseguire in sua presenza, da Geminiani, qualcuna delle sue produzioni. Fu Händel in quell’occasione a sedere al clavicembalo e Geminiani suonò in maniera da giustificare la protezione dei suoi amici. Il posto di maestro di musica e compositore dello stato d’Irlanda, era divenuto vacante nel 1727, il conte d’Essex, lo richiese a Robert Walpole per Geminiani, ma questi lo rifiutò, dicendo che un cattolico non potevo occuparlo. Il posto fu così dato a Mathieu Bubourg che era stato allievo di colui il quale aveva rifiutato l’incarico. Ciò nonostante le opere che Geminiani pubblicava ogni anno accrescevano la sua reputazione. Oltre ai suoi concerti, aveva arrangiato i soli di Corelli e sei sonate dello stesso autore. Ma la pubblicazione di queste diverse opere aveva poco migliorato la sua situazione. In un viaggio che l’autore fece a Parigi, entrò in relazione con padre Castel che fece stampare, nel Journal des savants una analisi apologetica della guida armonica. Di ritorno in Inghilterra, Geminiani la tradusse in inglese e la pubblicò.

Dopo altri viaggi ed un soggiorno a Parigi, durante il quale fece stampare edizioni rivedute e corrette di molte sue opere, Geminiani ritornò in Inghilterra, nel 1755, vi fece apparire nuove composizioni e iniziò a pubblicare una sorta di giornale di musica, sotto il titolo di The harmonical miscellaney.. Nel 1761 Geminiani andò in Irlanda, dove Bubourg, che era allora a capo dell’orchestra del re, l’accolse con la riconoscenza che doveva al suo antico maestro.. Morì a Dublino, il 17 settembre 1762.

loschermo

Lucca: Francesco Gemignani, opera omniaultima modifica: 2010-09-28T09:59:59+02:00da minobezzi1
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