a cura di Martina Corgnati
Giovedi’ 7 ottobre, alle ore 18.30 sarà inaugurata presso la Main Gallery della Sangallo ART Station di Firenze (via Fra’ Giovanni Angelico 5/r) la mostra personale di Tsibi Geva, Canto della terra (Shir al hareez), che resterà aperta fino al 6 gennaio 2011. Il titolo della mostra, ispirato dalla quasi omonima sinfonia di Gustav Mahler, vuole segnalare l’attenzione poetica rivolta dall’artista su elementi naturali come fiori, uccelli, montagne, che compongono un paesaggio della memoria, della cultura, dell’identità e della pittura. Le sue opere vogliono quindi essere “canti della terra”, manifestazioni di un senso unico, personale e peculiarissimo ma al tempo stesso non arbitrario, le cui radici affondano nella realtà della natura e delle cose che circondano, e hanno circondato, l’artista. “Terra” e’, inoltre, la materia di cui e’ fatta la pittura, i pigmenti, lo spessore delle patine, il “corpo” materiale dei dipinti attraverso cui si sostanzia la “forma”. La rassegna, a cura di Martina Corgnati, presenta una ventina di opere recenti del grande artista israeliano, alcune di grandi dimensioni ed eseguite appositamente per questa occasione: un dittico Terrazzo, un importante dittico Montagna-Terrazzo, alcuni grandi Fiori, vere e proprie “fioriture” di pittura, e alcuni uccelli. Naturalmente non si tratta di opere che presentano un’intenzione realista: neri, affilati, monumentali e tutti soli al centro della tela, i fiori si rivelano infatti un importante “luogo” della memoria intima e personale ma anche uno strumento iconografico efficace per esaltare le contraddizioni fra apparenza e realtà, e ancora di piu’ fra aspettative, o pregiudizi, e fatti. I Terrazzi, invece sono un motivo tipico dell’opera di Tsibi Geva: sono composti da strati e strati di pittura sovrapposti gli uni agli altri e poi “strappati” in modo da formare pattern incerti e irripetibili: frammenti sovrapposti di significati, storie e forme espressive differenti che funzionano come uno “scavo archeologico” della storia della pittura e della storia personale dell’artista; ma che, al primo sguardo, possono ricordare la pavimentazione irregolare di certe superfici esterne, come appunto i terrazzi. Tsibi Geva e’ nato a Kibbutz Ein Shemer nel 1951, e al momento vive tra Tel Aviv e New York. Dal 1979 ha realizzato varie personali al Museo di Israele di Gerusalemme, al Museo d’arte di Tel Aviv, al Museo d’arte di Haifa, al Museo d’arte di Herzliya, alla Galleria d’Arte di Kibbutz; Galleria July M, Tel Avi; ICA, Boston, Galleria Annina Nosei, New York, Galleria Ambrosino, Miami, Espacio Aglutinador, Havana, Cuba, Gallery di arte contemporanea Achschav.now, Berlino, e molti altri spazi pubblici e privati. Nel 1985 ha rappresentato Israele alla 18sima Biennale d’arte di San Paolo in Brasile, e i suoi lavori sono stati esposti in varie collettive in tutto il mondo. Tra le esposizioni piu’ recenti, Mound of things, al Museo di Tel Aviv, accompagnata da un libro con interventi di Barry Schwabsky e David Shapiro, poeti e critici; NoHow On, Museo Herzliya, e After alla galleria Annina Nosei di New York, accompagnata da un libro di David Shapiro. Catalogo Skira, con testi critici di Ugo Volli e di Martina Corgnati. Ufficio stampa Anna Pampaloni tel 3475620327 e-mail a.pampa@katamail.com Inaugurazione 7 ottobre ore 18.30 Galleria Sangallo ART Station undo |
…….e ri-Firenze: Tsibi Geva
…….e ri-Firenze: Tsibi Gevaultima modifica: 2010-10-07T10:06:19+02:00da
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