…….e ancora Firenze: Carlo Fei

I velluti, gli affreschi e le pareti dorate di Palazzo Medici Riccardi ospiteranno nuovi elementi, presenze contemporanee inserite negli antichi spazi dello storico edificio fiorentino.

Dal 15 novembre 2010 fino al 15 gennaio 2011, con la mostra “Black Light”, le foto in RGB di Carlo Fei diventeranno parte integrante delle sale in cui saranno collocate. Entità vitali portatrici di un significato intimamente legato alle mura che le circondano, le installazioni faranno della continuità artistica temporale e stilistica con gli interni del palazzo la loro forza, attrazione visiva frutto di una continuità della luce. Gli scatti insieme a un video del fotografo saranno esposti nella sede della Provincia di Firenze in tre luoghi particolari di Palazzo Medici: la Cappella dei Magi affrescata nel Quattrocento da Benozzo Gozzoli, la camera del Presidente della Repubblica posta lungo il Percorso museale al primo piano del palazzo e il Museo dei Marmi nel giardino della Limonaia.

Lunedì 15 novembre, alle ore 18.00, la mostra sarà inaugurata con un percorso guidato tra le stanze del palazzo. A seguire, alle ore 19.00, Carlo Fei presenterà il suo libro di immagini “RIPRODUZIONI (Val di Luce Project)”, insieme all’Arch. Giacomo Pirazzoli, Professore Associato Università di Firenze Dipartimento di Architettura e dal Dott. Stefano Pezzato, Responsabile Area Artistica Centro per l’arte contemporanea L.Pecci. Un progetto di 44 immagini scattate sulla montagna pistoiese, che creano un vero e proprio sistema, il volume non si presenta come un semplice catalogo, ma come un corpo unico scandito dagli scatti del fotografo. A conclusione del libro, stampato dall’Editore Silvana, è pubblicata un’interessante conversazione di Carlo Fei con il critico Elio Grazioli, riflessioni e influenze stilistiche che spiegano il lavoro compiuto dall’artista.

Le installazioni in mostra a Palazzo Medici fanno parte dello stesso progetto fotografico della Val di Luce: tre immagini e un video che partono dal paesaggio come un “pre-testo” per svolgere un lavoro di indagine sulla luce attraverso la fotografia.

Gli spazi espositivi del palazzo sono stati scelti da Carlo Fei per il loro valore storico e simbolico, quasi ad attraversarlo in tutta la sua storia temporale e spaziale come se fosse un continuum, per la coincidenza delle sensazioni luminose sprigionate da queste sale con il lavoro fotografico dell’artista. Nella Cappella dei Magi i visitatori troveranno un’immagine che richiama metaforicamente l’annunciazione grazie a un fascio di luce che penetra nella fotografia in bianco e nero quasi come un riflesso della colorata decorazione dipinta da Benozzo Gozzoli e il quadro della Natività. Lungo il percorso museale del palazzo si giunge alla camera adibita ad ospitare il Presidente della Repubblica, un luogo che nella storia ha visto solcare il proprio pavimento da personaggi molto diversi, tra cui Adolf Hitler. Qui sarà collocata l’immagine (grande 150×202 cm) di una radura boscosa. Continuando il percorso e scendendo le scale da un lato del giardino della Limonaia si entra nel suggestivo Museo dei marmi dove l’artista ha collocato, oltre alla terza immagine fotografica, anche un’installazione sonora e un video.

Le immagini del progetto “Black Light” non si discostano per il loro contenuto dai lavori precedenti di Carlo Fei ma, in questa occasione, per l’acquisizione delle fotografie l’artista ha seguito una procedura del tutto particolare: una ripresa a colori e un’elaborazione in fase di postproduzione, un lavoro tecnico di manipolazione digitale e di sviluppo attraverso il quale Fei ha cercato di invertire e capovolgere l’equilibrio tra positivo e negativo, tra la luce chiara, shining, e la luce scura. Nelle fotografie esposte a Palazzo Medici le estremità solitamente opposte e separate si uniscono e si confondono, il bianco e il nero, l’RGB, s’incontrano in un’unicità particolare e per questo densa di significato. La rielaborazione digitale compiuta da Carlo Fei dona alle sue fotografie un effetto finale quasi pittorialista, nel quale il soggetto fotografato è nascosto dall’evoluzione dell’aria nell’immagine, aria non più invisibile ma palpabile. Le opere dell’artista, nel loro cercare di confondere e superare gli opposti, sono portatrici di un senso contemporaneo: la forma si disgrega per poi continuamente ricomporsi così che il mimetismo si compia.

 

 

BLACK LIGHT

di Carlo Fei

 

Firenze, Palazzo Medici Riccardi

Dal 15 novembre 2010 al 15 gennaio 2011

www.provincia.fi.it

Biglietteria 055  2760340
orari: 10-18 – giorno di chiusura: mercoledì
costo biglietto: intero 7€ – ridotto 4€

Il biglietto consente anche la visita alle altre sale di Palazzo Medici Riccardi

 

…….e ancora Firenze: Carlo Feiultima modifica: 2010-10-13T15:45:30+02:00da minobezzi1
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