Queste caratteristiche conferiscono la tipica tenerezza delle buccia, il sapore dolce e una rara morbidezza della pasta che donano a questo prodotto un’eccellente digeribilità. Bigliolo è un piccolo paese vicino ad Aulla, conosciuto dagli estimatori dei legumi per questo prodotto dall’antica tradizione e dall’alto valore nutrizionale.
Non bisogna dimenticare che il fagiolo è nelle diete vegetariane il miglior sostituto ai prodotti animali, tanto da essere definito da sempre la “carne dei poveri”. Testimonianza di un valore riconosciuto da tempo è il documento di un notaio del 1709 che elenca il fagiolo di Bigliolo nell’archivio dei beni preziosi del marchese Cosimo Malaspina. Insieme alle focaccette di Podenzana, i famosi panigacci,il fagiolo di Bigliolo è un prodotto gastronomico rinomato, vera e propria perla dell’agricoltura aullese: si coltiva in campi-giardini vicino al ruscello (proprio come avveniva anticamente) e la tipica crescita a doppio filare rampicante rende il paesaggio estivo della valle unico e suggestivo.
Per conservare il ricordo e difendere un prodotto tipico eccellente esiste un’azienda di tutela e una sagra che da quasi 20 anni nel mese di ottobre richiama molti buongustai anche da fuori zona. E’ grazie a questo evento che non solo si conserva il ricordo di questo prodotto ma si estende la conoscenza oltre le montagne lunigianensi, creando di fatto un’importante opportunità economica per la zona. La mostra- mercato di Bigliolo ” A tavola con il fagiolo” terminerà domenica prossima: è una ghiotta occasione per godere dei primi sprazzi di questo autunno fra le nostre montagne, troppo spesso dimenticate.
Lara Di Caro per quotidianoapuano