Federica Calvia per loschermo
Imboccata la strada per la completa eliminazione degli shoppers di plastica, non biodegradabili e dannosi per l’ambiente. La Giunta comunale ha approvato una bozza di protocollo dintesa, da sottoporre alla firma delle Associazioni di categoria e delle Associazioni dei Consumatori, con il quale si vuole avviare congiuntamente un percorso verso leliminazione totale dei sacchetti di plastica.
In Italia, vengono distribuite quantità esorbitanti di sacchetti di plastica non biodegradabili per l’asporto delle merci e la loro produzione. Il loro peso è di circa 260.000 tonnellate, di cui il 28% circa diventa rifiuto. Per produrre 100 sacchetti servono all’incirca 10 kg. di petrolio, a fronte di 0,5 kg. di mais ed 1 kg. di olio di girasole per la stessa quantità. Ne deriva quindi che per coprire il fabbisogno annuale nazionale di sacchetti di plastica si consumano oltre 27.000.000 barili di petrolio. Un peso enorme per l’ambiente e per chi lo abita.
“In accordo con i principi di prevenzione, riduzione e riutilizzo – spiega l’assessore allambiente Damasco Rosi – risulta opportuno adottare ogni azione possibile per salvaguardare lambiente. Tra le azioni possibili rientra la norma Uni En 13432 promossa dallUnione Europea e finalizzata al definitivo divieto della commercializzazione di sacchetti in plastica per il trasporto delle merci, a far data dal 1.1.2010 per il rispetto della quale tuttavia il Governo italiano ha chiesto un periodo di proroga”.
“Indipendentemente dalle decisioni che verranno prese a livello nazionale – prosegue Rosi – abbiamo voluto accelerare i tempi, così come fatto dal comune di Torino, alcuni mesi fa. Il progetto si rivolge, in questa fase, alle Associazioni di categoria e dei consumatori, coinvolgendoli nell’approfondire e diffondere gli intenti dell’iniziativa presso i loro associati e ai cittadini avviandoli ad una conoscenza più attenta delle risorse e di un loro uso sostenibile a livello ambientale. L’utilizzo massiccio – sottolinea l’assessore – di tali sacchetti innesca anche la produzione dei contenitori dei rifiuti solidi urbani, nonché tutte le problematiche legate allabbandono indiscriminato che a volte ne viene fatto nell’ambiente, con costi di bonifica ingenti in capo alle singole Amministrazioni competenti, nonché un danno ambientale difficile da affrontare e, in taluni casi, impossibile da debellare anche nel lungo periodo”.
“Nei prossimi giorni a tal fine – aggiunge Rosi – verranno convocate le Associazioni e sottoposta allo loro attenzione la bozza di protocollo dintesa che dovrà essere discussa e condivisa da tutte le parti. Dopo un periodo informativo è nostra intenzione- conclude- inserire una norma allinterno del nostro regolamento di Polizia Municipale che vieti la vendita, su tutto il territorio, di sacchetti di plastica che non corrispondono ai criteri fissati dalla normativa e dalle norme tecniche approvate a livello comunitario. Stop alla plastica non biodegradabile quindi fatta salva la possibilità,per gli operatori commerciali, di smaltire eventuali scorte di sacchetti .