Monsummano Terme (PT): Il cartellone del Teatro Yves Montand

Si rinnova anche per quest’anno la felice collaborazione tra il Comune di Monsummano Terme e l’Associazione Teatrale Pistoiese, con la presentazione della nuova stagione del Teatro Yves Montand.

In programma, da novembre ad aprile, nove appuntamenti di alta qualità, con presenze attoriali di spicco, messi a punto dal direttore artistico ATP, Saverio Barsanti, che fanno del Montand, a tutti gli effetti, il secondo cartellone della provincia.

 

Si segnala nel programma la particolare attenzione alla letteratura dall’Ottocento ad oggi con ben quattro titoli tratti da opere di importanti scrittori: De Amicis (Il libro cuore), Tomasi di Lampedusa (La sirena), Sciascia (Il giorno della civetta) e Saviano (Santos).

 

Dopo l’omaggio all’universo teatrale e musicale di Gaber dello scorso anno, con Volare ecco una ‘dedica’ ad un altro protagonista della canzone italiana d’autore, Domenico Modugno, affidata all’estro di un attore versatile come Gennaro Cannavacciuolo (prima regionale toscana)

 

Accanto alla drammaturgia contemporanea (il testo di Roberto Cavosi) e alla riscoperta del ‘giallo’ (John Boynton Priestley), trova spazio anche il teatro classico, seppur riletto con sensibilità di ‘moderni’, con la nuova produzione dell’Associazione Teatrale Pistoiese, Medea di Euripide, in inaugurazione di stagione, che vede in scena ancora una volta Pamela Villoresi e David Sebasti. Lo spettacolo, dopo il debutto con successo al Festival di Teatro classico di Tindari nel maggio scorso, effettuerà una lunga tournée per approdare in primavera al Carcano di Milano.

 

Come è ormai nella tradizione del Teatro Montand, il cartellone si caratterizza per la presenza di grandi interpreti della scena come Pamela Villoresi, Annamaria Guarnieri – due autentiche primedonne del nostro teatro , Paolo Ferrari e Luciano Virgilio.

Presenti anche interpreti di primo piano, come Angela Finocchiaro e Lucia Poli, specialiste del genere ‘brillante’ e visi familiari anche al pubblico televisivo, e non solo, di ieri (Andrea Giordana, Orso Maria Guerrini) e di oggi (Sebastiano Somma, Luca Zingaretti).

 

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La stagione si apre, sabato 20 novembre, con la  Medea di Euripide, prodotta dall’Associazione Teatrale Pistoiese in collaborazione con Argot di Roma e Teatro dei due Mari, diretta da Maurizio Panici ed affidata ad un affiatato cast di attori: oltre a Pamela Villoresi – che ci offre la sua intensa e sofferta Medea – e David Sebasti (nell’ingrato ruolo del ‘traditore’ Giasone), anche lo stesso Panici, Renato Campese, Silvia Budri Da Maren, Andrea Bacci e Elena Sbardella. Scene e costumi sono firmate dal palermitano Michele Ciacciofera, tra i più interessanti pittori e scenografi contemporanei, le cui opere sono ospitate nelle principali esposizioni d’arte nazionali ed internazionali.

Uno spettacolo di grande fascino che ci introduce nel labirinto psicologico di un personaggio ‘assoluto’ come Medea, prima donna a mettere in discussione i rapporti tra i sessi e a contestare l’esistente, facendosi portatrice di un nuovo pensiero. Ed è proprio attraverso Medea (figura totalmente inedita e significativa) che Euripide pone all’interno delle rappresentazioni tragiche un elemento di assoluta modernità. In Medea l’azione tragica coincide con la sua stessa rovina poiché, mentre punisce il padre dei suoi figli, colpisce con uguale violenza se stessa: pur riconoscendo l’impatto del suo agire, lo persegue con determinazione e lucida consapevolezza.

 

 

Narrare il tempo presente non è facile, farlo con la leggerezza sferzante dell’ironia ancor meno: questo accade in Mai più soli (domenica 12 dicembre), nuovo spettacolo di Angela Finocchiaro, sempre diretto da Cristina Pezzoli e tratto, ancora una volta, da testi di una ‘penna’ graffiante ed amara come quella di Stefano Benni.

Accompagnata da Daniele Trambusti, l’attrice racconta storie in cui i protagonisti si comportano come particelle impazzite, vittime della sproporzione tra una società dominata dai nuovi mezzi di comunicazione e la crescente solitudine dell’individuo. Lo spettacolo, con leggerezza e poetico candore, diverte e fa riflettere attraverso favole, invettive, brevi liriche, lucide cronache, in un contesto narrativo che cerca di ritrovare un senso al caos e alle incoerenze del nostro presente.

 

Lunedì 20 dicembre il palcoscenico del Montand ospita un classico del teatro inglese del ‘900, Un ispettore in casa Birling di John Boynton Priestley, interpretato, da una coppia di attori molto amati anche dal pubblico:  Paolo Ferrari e Andrea Giordana, diretti da Giancarlo Sepe. Nel cast, tra gli altri, anche la giovane e brava attrice, Crescenza Guarnieri. Siamo in Inghilterra nel 1912: la famiglia Birling festeggia il proprio benessere finanziario e il fidanzamento della figlia Sheila con un giovane industriale, quando bussano alla porta: un ispettore di polizia deve porre delle domande al capo famiglia… Una combine che non ha eguali nel teatro del Novecento di cui John Boynton Priestley è un rappresentante esemplare: thriller e dramma borghese. Le ipocrisie dell’alta società che si mischiano al disagio del ceto meno abbiente, che soccombe; le colpe che si materializzano e diventano spauracchi agli occhi della famiglia Birling che prova a scaricare le proprie responsabilità. L’interrogatorio durerà un’intera notte e, non risparmiando niente e nessuno, innescherà una serie di colpi di scena alla Hitchcock.

 

Gennaro Cannavacciuolo, uno degli ultimi eredi della grande scuola teatrale legata ad Eduardo De Filippo, rende omaggio a Domenico Modugno, ai suoi umori e alle sue passioni con l’emozionante Volare (sabato 15 gennaio). Nella prima parte dello spettacolo l’artista propone le canzoni dialettali e macchiettistiche del grande Mimmo da O cafè a La donna riccia, da La cicoria e U pisci spada, alla più famosa Io mammeta e tu fino ai monologhi teatrali e al suggestivo dialogo tra madre e figlio tratto dalla commedia musicale Tommaso D’Amalfi di Eduardo, eseguito con l’apporto della voce registrata di Pupella Maggio che volle dare il suo contributo proprio a questo spettacolo.

 

 

Tratto da un racconto di Roberto Saviano, adattato per il teatro da Mario Gelardi e Giuseppe Miale di Mauro, è invece Santos (domenica 23 gennaio – in esclusiva per la Toscana), un’istantanea della vita di tanti ragazzi del Sud che si trovano a scegliere tra calcio e delinquenza…

Saviano ha scritto Santos pensando ai ragazzini della sua città che giocano a calcio in strada. Ogni piazza, ogni slargo, ogni angolo per loro diventa un campo improvvisato, uno stadio che ospita i passanti. I ragazzi che giocano nei quartieri più disagiati, nelle periferie che tante volte lo scrittore ha descritto, spesso non guardano al futuro con ottimismo; a volte non pensano nemmeno di averlo un futuro, intrappolati come sono in una terra che ha così poco da offrire. Uno spettacolo emozionante e coinvolgente, interpretato da un agguerrito cast di giovani attori di talento, gli stessi che hanno portato al successo in teatro Gomorra. Qui il gioco è metafora della vita, unica apparente soluzione per tentare di uscire da una vita di miseria morale e materiale. Quattro ragazzini vengono assoldati come vedette della camorra. Il loro compito è quello di giocare a calcetto in una piazza ed avvisare quando arriva la polizia o qualcuno sospetto. La scelta si impone quindi tra il facile guadagno con attività illecite o il distacco netto da tutto e il tentativo di inseguire i propri sogni diventando, magari, come il centravanti argentino Lionel Messi…

Monsummano Terme (PT): Il cartellone del Teatro Yves Montandultima modifica: 2010-11-02T10:20:24+01:00da minobezzi1
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