Siena: Arriveremo al vino concentrato?

Antonio Tomacelli per dissapore


Fine vendemmia in Italia (e in Toscana in particolare) e tanta pioggia che la metà bastava. Chi ha raccolto a ottobre ha dovuto approfittare delle poche giornate asciutte ma, tutto sommato, è andata bene.

In America, invece, è stato un mezzo disastro e qualcuno si è incazzato nero per l’uva annacquata e del conseguente vino scadente. Ken Wright, un produttore dell’Oregon, si è lamentato più di tutti sulle pagine di Gizmodo chiedendosi: è giusto perdere un’annata di lavoro (e tanti bei dollari) per un po’ di pioggia, quando potremmo usare le moderne tecnologie per aggiustare un vino altrimenti invendibile?

Se non lo avete ancora capito, o se siete all’oscuro delle pratiche di cantina, Ken Wright sta parlando di qualcosa che somiglia molto al “concentratore a osmosi inversa“. Chi lavora in cantina sa di cosa parlo, per tutti gli altri due parole di spiegazione. Il concentratore è un aggeggio infernale a pressione che separa l’acqua dal vino, grazie al passaggio dello stesso attraverso alcune membrane osmotiche.

Quello che esce dalla macchina, alla fine, è un vino più concentrato, più alcolico e che spunterà di conseguenza un prezzo migliore. In Italia sarebbe vietato ma, surprise! siamo i maggiori produttori al mondo della macchina salvavendemmia. Perchè ho detto sarebbe? Ma perchè la legge un aiutino lo dà, come al solito, e permette l’uso dell’osmosi inversa SOLO per il mosto (succo d’uva per i più ignoranti), non per il vino.

Dichiarazione in etichetta di una “pratica scorretta”? Manco a pensarlo, tu sei un cliente, quindi zitto e bevi. E poi la parola l’ho messa tra virgolette, segno che tanto scorretta non è, ma insomma, nemmeno regolare. L’uso del concentratore è un buco nero nella legislazione vinicola e chissà quanti di voi comprerebbero un vino dichiaratamente “concentrato”.

Non so quali siano i vini siffatti in commercio (non lo voglio sapere), ma per me vale la regola n.1 enunciata da un amico vignaiolo che un giorno ebbe a dirmi: “Antò, l’osmosi inversa concentra il vino, ma concentra pure i difetti”. Occhio, la prossima volta, a quelle puzzette strane, eh!


Siena: Arriveremo al vino concentrato?ultima modifica: 2010-11-04T12:37:00+01:00da minobezzi1
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