Il lavoro di riordino delle opere, con l’inserimento in un database digitale specifico e la messa in sicurezza delle stesse, sono stati curati da Chiara Toti della Soprintendenza speciale per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Firenze, in virtù di un incarico conferitogli a suo tempo dal Comune di Certaldo che ha inteso, con questo lavoro, gettare le basi per una prossima e sistematica valorizzazione di questo imponente ed originale patrimonio artistico. La collezione infatti, dopo i due eventi del 1967 e del 1997, è stata esposta solo in parte e sporadicamente in Palazzo Pretorio o in sedi prestigiose in Italia e all’estero, ma sarà ora al centro di un grande progetto espositivo triennale che culminerà nel 2013, Settimo centenario della nascita di Boccaccio.
Le opere catalogate sono oltre 650, di cui circa 500 provenienti dalla prima edizione dell’Omaggio a Boccaccio realizzata nel 1967 e già catalogate anni fa dalla Soprintendenza (catalogazione che è stata aggiornata e digitalizzata in questa occasione), mentre le restanti provengono dal secondo Omaggio a Boccaccio, realizzato nel 1997 in occasione del trentennale della prima edizione. Le opere sono quasi tutte disegni, ovvero opere realizzate su carta, spesso di medio o piccolo formato, con tecniche come matita, inchiostro, carboncino, olio, tempera, acquerello, stampa, tecnica mista. Circa 30 quelle che vengono definite, tecnicamente, “opere d’arte”, ovvero opere che sono su supporto diverso dalla carta (come tele, tavole, bassorilievi, ecc).
“L’Amministrazione comunale ha inteso, con questo primo lavoro di ricatalogazione e sistemazione, gettare la basi per un progetto espositivo di ampio respiro – ha detto l’Assessore alla cultura e al turismo, Giacomo Cucini – la nostra intenzione, confidando nel supporto della critica e di autorevoli istituzioni museali con le quali siamo in contatto, è quella di un percorso espositivo che inizi nel 2011 e ci prepari ad un’esposizione conclusiva da tenersi nel 2013 con un rinnovato coinvolgimento degli artisti contemporanei”.