Pisa: Shylock


“… Un gioco delle parti affascinante e complesso … Un po’ opera pop, un po’ spettacolo visionario dove ci si possono scambiare i costumi in nome di quella libbra di cuore che ‘ci’ appartiene e che appare all’improvviso moltiplicata sulle pareti illuminate da luci espressioniste … e in nome degli incubi di secoli che si identificano nelle immagini di Hitler, delle sopraffazioni, dei campi di sterminio ma anche nella gioiosità e nella tenerezza dei songs…”. Così Maria Grazia Gregori all’indomani del debutto, al Festival shakespeariano di Verona due estati fa, di “Shylock-Il Mercante di Venezia in prova”, scritto e diretto ‘a quattro mani’ da Roberto Andò e Moni Ovadia, protagonisti lo stesso Moni Ovadia e Shel Shapiro, sì, proprio lui, il pioniere della musica rock in Europa e uno dei padri della canzone italiana a partire dagli anni Sessanta, mitico leader dei The Rokes, una lunga carriera come autore, arrangiatore e produttore, e non nuovo alle scene teatrali, dove è approdato negli ultimi anni con il recital Sarà una bella società su testi di Edmondo Berselli.

 
La lunga tournée di “Shylock”  approda finalmente anche a Pisa, secondo titolo del cartellone teatrale: al Teatro Verdi sabato sera (27 novembre ore 21) e domenica pomeriggio (28 novembre ore 17). 
Ispirato al Mercante di Venezia di Shakespeare, Shylock si inserisce nel solco di quel teatro musicale su cui Moni Ovadia ha da sempre incentrato la propria ricerca espressiva, fondendo magistralmente la sua duplice esperienza di attore e di musicista, nonché di persona molto colta, vivace e di notevole sensibilità e attenzione sociale (e non è un caso, dunque, che proprio Moni Ovadia sia ospite della conferenza stampa aperta indetta dal Sindaco di Pisa Marco Filippeschi, a nome del Comitato dei Sindaci della provincia, sabato pomeriggio (ore 16), nella Sala “Titta Ruffo” del Teatro Verdi, per affrontare il tema dei tagli alla cultura come impoverimento del paese e duro colpo alla vita delle città).
Tornando allo spettacolo, che ha anche diviso critica e pubblico perché smonta stereotipi utilizzando i linguaggi del paradosso, dell’ironia e del grottesco, perché tradisce Shakespeare senza tradirlo, ma anzi mostrando l’universalità e l’attualità dei temi affrontati dal grande drammaturgo, la riscrittura di Roberto Andò e Moni Ovadia parte dal nucleo della tragedia shakespeariana: l’equivalenza fra il denaro e la vita umana, nel conflitto tra Shylock e il mondo cristiano della Venezia medievale, ovvero la completa coincidenza tra la sfera finanziaria e quella esistenziale. 
Da questo presupposto, i due autori delineano la figura di un mercante, un multimiliardario che, nella zona di confine fra la finanza legale e quella illegale, tratta ogni sorta di merci da quelle virtuali della finanza – quelle efferate della droga e della vita umana: tratta di uomini, donne e organi. Sarà proprio lui, in un luogo imprecisato, a metà fra un ospedale e un mattatoio, ad incontrarsi con un regista ebreo, da anni inattivo, per discutere di un progetto che li legherebbe, una messinscena del Mercante di Venezia. E così, come annotano appunto Roberto Andò e Moni Ovadia, “mentre scorrono le visioni e gli esilaranti paradossi del Mercante di Venezia immaginato dal regista con una strana compagnia tragicomica, si delinea una partita sottile e inquietante in cui a essere in gioco è la stessa possibilità di tenere in vita il teatro come baluardo contro l’impostura e l’odio, fragile talismano della più grandiosa invenzione, quella dell’identità”
Coprodotto da Arena del Sole Nuova Scena-Teatro Stabile di Bologna e da ERT-Emilia Romagna Teatro Fondazione in collaborazione con l’Estate Teatrale Veronese, lo spettacolo vede Moni Ovadia e Shel Shapiro rispettivamente nei ruoli del Regista e di Shylock. Con loro Ruggero Cara (L’impresario e Antonio), Lee Colbert (l’Infermiera), Roman Siwulak (l’eminenza grigia), Maksym Shamikov (Il Cardinale a riposo) e Federica Vincenti (Porzia).
Musiche eseguite dal vivo dalla Moni Ovadia Stage Orchestra.
Scene di Gianni Carluccio, costumi di Elisa Savi, luci di Gigi Saccomandi, suono di Mauro Pagiaro.
Biglietti dai 30 ai 7,50 euro, in vendita al Botteghino del Teatro Verdi. Sconti, fra gli altri, per i Soci Coop; sconti del 50% per gli under26 e per gli studenti dell’Università degli Studi di Pisa.
Per informazioni tel 050 941111
Pisa: Shylockultima modifica: 2010-11-25T16:24:50+01:00da minobezzi1
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