«La decisione del ministro è un atto palesemente illegittimo – così il presidente dell’Autorità Portuale, Roberto Piccini, sulla scelta del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, di respingere la terna spedita il 7 novembre scorso.
«Nella lettera che il ministro ha spedito agli enti – ha continuato Piccini – si motiva il respingimento con l’opportunità di procedere ad una fantomatica “rotazione degli incarichi”. La motivazione contraddice palesemente l’impostazione della legge 84/94 che concede al presidente uscente la possibilità di una riconferma per dare continuità di operato ad alcune iniziative strategiche di ampio respiro».
«Quello di Matteoli è l’ennesimo atto di prepotenza politica nei confronti delle autorità portuali ed è una ingiustizia commessa prima di tutto ai danni della città e del territorio, che hanno espresso candidati di valore ed esperienza. È inoltre uno schiaffo dato alla stragrande maggioranza degli operatori portuali e delle istituzioni, che hanno da sempre manifestato il più convinto apprezzamento per i risultati raggiunti in questi primi quattro anni di mandato. Risultati valutati positivamente, a quanto sembra, anche dallo stesso Ministero, visto che sinora sono stati approvati tutti gli atti che l’Ente ha portato all’attenzione dei membri della comunità portuale».
«Per questi motivi – ha concluso Piccini – e per dare un sostegno alla Città e al Porto ,che rischiano di essere ingiustamente danneggiati dalle decisioni del Ministro, intendo fare ricorso per chiedere immediatamente la sospensione del respingimento».