…….e ancora Arezzo: Il turismo tiene

Presentati i gli ultimi dati sui I flussi turistici nei primi dieci mesi dell’anno 2010 in provincia di Arezzo. La dinamica dei flussi turistici in provincia di Arezzo nei primi dieci mesi del 2010 è stata sostanzialmente identica a quella rilevata per lo stesso periodo dell’anno precedente. E’ quanto emerso questa mattina nel corso della conferenza stampa del Presidente della Provincia di Arezzo, Roberto Vasai, alla presenza del Direttore dell’Apt di Arezzo Fabrizio Raffaelli, del direttore del Centro Studi Turistici Alessandro Tortelli, dell’Assessore alla Cultura e Turismo di Arezzo Camillo Brezzi e del Sindaco di Cortona Andrea Vignini. Sebbene i dati siano ancora provvisori e in attesa di convalida, i 326 mila arrivi e le 983 mila presenze di questa prima parte dell’anno si avvicinano molto ai valori della stagione precedente: in termini assoluti le variazioni sono state positive per gli arrivi di circa 400 unità e negative per le presenze di poco più di mille unità. I risultati sono stati diversi per le due componenti della domanda turistica aretina.  Gli italiani, infatti, sono diminuiti sia come arrivi sul territorio sia come giornate di permanenza (-9 mila presenze); di contro, l’andamento degli stranieri è stato favorevole, determinando una crescita di presenze per questo segmento di quasi 8 mila unità. L’andamento dei flussi è rimasto pressoché invariato nei due comparti ricettivi; esercizi alberghieri ed extralberghieri hanno infatti mostrato solamente lievi oscillazioni rispetto ai risultati dello scorso anno. L’analisi mensile dei flussi presenta dinamiche negative nei primi cinque mesi dell’anno e in agosto; in particolare, a febbraio e marzo si sono avute le flessioni di presenze più consistenti. Gli altri mesi possono essere invece considerati favorevoli per il turismo aretino; i buoni risultati di luglio, settembre e soprattutto ottobre hanno bilanciato i cali della prima parte dell’anno e, al momento, stanno evitando una nuova contrazione del turismo provinciale dopo quella già registrata nel corso dell’anno 2009. Tra gli esercizi alberghieri, i soli 4 stelle hanno visto crescere il numero di ospiti arrivati e di pernottamenti (+18 mila presenze); la domanda è al contrario diminuita nelle medio basse categorie (nei 3 stelle e nelle Rta il saldo negativo di presenze è stato di oltre 16 mila unità). La dinamica delle presenze extralberghiere non ha fatto registrare significative differenze con lo scorso anno per le diverse tipologie di esercizio. I soli campeggi hanno visto crescere i pernottamenti, ma nel complesso la crescita è stata contenuta (+955 presenze).  La durata media del soggiorno nei primi dieci mesi del 2010 si è mantenuta sui 3,0 giorni, in linea con il dato del 2009. Non ci sono state significative variazioni per le singole componenti del turismo aretino. Le uniche eccezioni riguardano una leggera flessione tra gli stranieri e negli esercizi extralberghieri. Con quasi 34 mila arrivi e 73 mila presenze, la regione Lazio, nonostante il trend negativo, si è confermata come il primo bacino di provenienza del turismo nazionale; seguono la Lombardia che ha fatto registrare dei progressi e la Toscana, in calo, in particolar modo nei pernottamenti.  Anche la Germania, con oltre 18 mila arrivi e 103 mila presenze, ha mantenuto la prima posizione per l’incoming estero; a seguire troviamo Olanda e Stati Uniti. Rispetto ai primi dieci mesi del 2009, si segnala una contrazione delle presenze per i tedeschi e gli olandesi, mentre per gli statunitensi i dati mostrano una importante ripresa (oltre 13 mila presenze in più rispetto allo scorso anno).
L’elaborazione dei dati per area provinciale fa emergere risultati discordanti per i diversi ambiti. Da un lato i due comuni di Arezzo e Cortona hanno potuto beneficiare di un incremento dei flussi turistici, che è stato particolarmente significativo per quest’ultima (+10 mila presenze); dall’altro il resto del territorio provinciale ha subito una generale contrazione della domanda, che ha raggiunto livelli ragguardevoli solamente nel Valdarno e nella Valtiberina (in entrambe le aree il calo delle presenze si è attestato intorno alle 5 mila unità).  

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…….e ancora Arezzo: Il turismo tieneultima modifica: 2010-12-22T10:06:27+01:00da minobezzi1
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