Luigi Astori per costaovest
La tecnica è innovativa, è praticata a Livorno, ed effettuata da pochi ospedali in Europa. La sostanza iniettata è una sostanza gelatinosa che, somministrata una volta ogni sei mesi, supera la terapia con l’acido ialuronico tradizionale che necessita, invece, di somministrazioni con cadenza molto più frequente e fino a una volta a settimana. “Ma la grande innovazione – dice ancora Crimaldi – non è solo nel minor numero di infiltrazioni necessarie. Il gel, infatti, sostituisce realmente la cartilagine che per causa del tempo o per un trauma si è consumata. La sostanza, chiamata tecnicamente Hylastan-80, svolge la funzione di rivestimento dei capi articolari ed ammortizza i vari movimenti”.
La “cartilagine liquida” può essere iniettata dal medico direttamente in ambulatorio quando coinvolge piccole articolazioni. “Nelle infiltrazioni a polsi o ginocchia – prosegue Crimaldi – la sostanza viene iniettata direttamente con una tecnica apposita, mentre per articolazioni più grandi la procedura è leggermente più invasiva, viene praticata con anestesia locale ed è un piccolo intervento con l’aiuto di una guida ecografica. I risultati sono molto incoraggianti anche per il trattamento dell’artrosi dell’anca e la sostanza ha una funzione preventiva ritardando, così, l’intervento di protesi in età “precoce”. L’artrosi è un processo che accompagna il normale invecchiamento dell’essere umano. Sebbene non vi sia una cura definitiva, il gel è un ulteriore passo avanti perchè la terapia è meno dolorosa e più efficace per il paziente rispetto all’utilizzo delle terapie tradizionali”.