…….e ancora Arezzo: Il giardino delle idee

Ci eravamo lasciati in un weekend di dicembre pieno zeppo di neve in compagnia di Dacia Maraini.
Dopo una doverosa pausa per il periodo delle feste ecco che torna in gennaio “Il Giardino delle Idee” la fortunata rassegna letteraria promossa dall’associazione La Fabbrica delle Idee con il patrocinio di Provincia e Camera di Commercio di Arezzo, la collaborazione della Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici di Arezzo e il contributo di Coingas SpA.
 
Teatro dei prossimi incontri ancora lo splendido Auditorium del Museo d’Arte Medioevale e Moderna di Arezzo.
La Sala delle Muse (così si chiama in realtà l’auditorium) si trova al primo piano del Palazzo Bruno Ciocchi in via San Lorentino, 8 ad Arezzo di proprietà della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Provincia di Arezzo, certamente uno dei più bei palazzi rinascimentali nel centro storico della città.
 
Si inizia sabato 15 gennaio 2011 alle ore 17.00 con un ospite d’eccezione: ISABELLA BOSSI FEDRIGOTTI.
Giornalista e scrittrice, Isabella Bossi Fedrigotti è nata a Rovereto di Trento ma vive e lavora Milano. Collabora al Corriere della sera con articoli culturali e di costume e cura rubriche di corrispondenza con i lettori per il supplemento Sette. Ha vissuto a Madrid dal 1993 al 1997, di questa città ama ricordare che “ci ritorna di tanto in tanto ma non troppo spesso, altrimenti è troppo difficile venirne via”.
Esordisce nella narrativa con il romanzo “Amore mio, uccidi Garibaldi” (1980). Con il suo secondo romanzo “Casa di guerra” (Longanesi 1983) è finalista al Premio Campiello e al Premio Strega. Il successo arriva con il terzo romanzo e bestseller “Di buona famiglia” (Longanesi 1991), con cui vince il Premio Campiello. Nel 1996 scrive”Magazzino vita” (Longanesi); a seguire “Il catalogo delle amiche” (Rizzoli 1998), “Cari Saluti” (Rizzoli, 2001),”La valigia del Signor Budischowsky” (Rizzoli 2003) e infine “il primo figlio” (Rizzoli 2008). Ha inoltre partecipato al volume collettivo sull’handicap infantile dal titolo “Mi riguarda” (Roma, Edizioni Sandra Ozzola E/O 1994). Tutti i suoi libri sono stati tradotti in varie lingue. E’ presente con un suo forum in rete sul sito del Corriere della sera. Per Isabella Bossi Fedrigotti la scrittura è sempre stata una “scorciatoia segreta” per indagare a fondo i legami familiari, svelando le tensioni e i veleni ipocritamente nascosti in molti inferni domestici. Nel Suo ultimo libro, la scorciatoia segreta l’ha condotta ancora più in fondo, lì dove abitualmente regna il silenzio dell’incomprensione e del dolore.
“Si dimenticò di scappare, forse perché era finita la stagione delle fughe o forse perché non ne ebbe il tempo o il modo. O forse fu invece perché si trovò bene nella nuova sistemazione, con qualcuno che apriva la porta quando ancora saliva le scale, in una casa dove era sempre il primo e il più importante”.
 
Il nuovo libro dal titolo “SE LA CASA E ‘ VUOTA”, segna il ritorno dell’autrice in Longanesi dopo gli ultimi sette volumi pubblicati con Rizzoli e analizza la sofferenza dell’infanzia all’interno delle famiglie di oggi, raccontando, sul filo dell’attualità, il modo in cui sono cambiati oggi i nuclei familiari, riportandone i problemi, le sofferenze, i disagi e le inadeguatezze vissute sotto il segno della solitudine, l’unica grande protagonista della società contemporanea.
Con una delicatezza prettamente femminile questa raccolta di racconti accende i riflettori su una serie di figure delicate e indifese rappresentate dai nostri figli, abbandonati in buona parte davanti alla televisione e ai loro videogames. Non trascurando di analizzare i profili dei genitori, adulti che spesso vivono in un eterno precariato oltre che nel lavoro anche nel rapporto con i loro figli.
Da queste storie si trae il convincimento che senza il tempo e la capacità di amare, senza la comprensione, l’altruismo e la generosità, difficilmente sarà possibile instaurare un rapporto serio e consolidato con i bambini, offrendo in contraltare a questi piccoli uomini e a queste piccole donne, un futuro sterile, infruttuoso e profondamente negativo.
 
A moderare gli incontri/confronti de “Il Giardino delle Idee”, come sempre le giornaliste Antonella di Tommaso e Dory d’Anzeo e il bravo e simpatico attore/giornalista Francesco Maria Rossi (accorcia la descrizione

Arezzoweb

…….e ancora Arezzo: Il giardino delle ideeultima modifica: 2011-01-07T16:25:25+01:00da minobezzi1
Reposta per primo quest’articolo