Nozzano (LU): Volano le gru

Wwf Lucca per greenreport

Krro – Krro, “le Gru”, più che un avvistamento sembra un miracolo sospeso tra cielo e terra. «Eccole, vengono dal mare», grida Silvio Dovichi, ornitologo del Centro Ornitologico Toscano (COT). Sono Gru, quarantaquattro, che dopo aver fatto sentire il loro caratteristico verso, si sono materializzate nel cielo di Nozzano. Si muovono, cenerine, in formazione, eleganti e fiere. Sono appena partite, forse provenienti da S. Rossore, dove hanno trascorso la notte. Sono le 9.10 del 9 gennaio e le Gru, dopo aver risalito il corso del Serchio, deviano verso est, seguendo le pendici settentrionali delle estreme propaggini occidentali del monte Pisano, dirette verso il padule di Bientina, dove saranno nuovamente osservate nel corso della mattinata. 

Le hanno osservate gli ornitologi del COT che domenica scorsa erano impegnati a contare gli uccelli acquatici svernanti lungo il fiume Serchio, nell’ambito dei censimenti che vengono svolti annualmente in tutta Europa a gennaio nell’ambito del International Waterbird Census (IWC) da oltre 40 anni, ed in Toscana da 28.

In provincia di Lucca, il COT ha curato i censimenti lungo il Serchio, nelle zone umide di Bientina, Massa Macinaia, Sibolla, Massaciuccoli, Porta, lungo la costa da Torre del Lago al Cinquale, nonché nei bacini artificiali della Garfagnana e delle Apuane, in quest’ultimo caso in collaborazione con le Guardie Ambientali Volontarie del Parco. Nei prossimi giorni i censimenti, svolti anche grazie ad un contributo della Regione, proseguiranno nel resto del territorio regionale.

I risultati preliminari, ancora in corso di elaborazione, mostrano per quest’anno nell’area lucchese il calo di alcune specie, come l’alzavola e la pavoncella, la stabilità di altre, con scarsi incrementi. La disponibilità di dati su un lungo periodo temporale e su scala geografica più ampia, permetterà di analizzare le cause degli andamenti osservati, al fine di comprendere se questo calo di presenze sia addebitabile a fattori locali e contingenti o a fattori di degrado ambientale ormai irreversibili, che minacciano l’integrità ambientale della nostra provincia.

Godiamoci, per ora, i risultati positivi, come la comparsa delle Gru, imponenti uccelli alti 120 cm e con un’apertura alare di oltre 2 metri, che stupirono anche il Boccaccio, che ne parlò nella nota novella di Chichibio, avendole sicuramente ammirate nelle zone umide ormai scomparse della piana fiorentina. L’anno passato, per la prima volta da tempo immemorabile, 8 Gru hanno trascorso l’inverno nel padule di Bientina. Quest’anno ben 150 esemplari sono stati osservati nella finitima provincia di Pisa, oltre le 44 viste sul Serchio. Queste ultime hanno cercato un posto tranquillo per alimentarsi nell’alveo dell’ex lago di Sesto, ma l’intensa attività venatoria che vi si svolgeva domenica scorsa ha spaventato gli animali che, dopo aver volteggiato ripetutamente sul padule, si sono dirette altrove. Nonostante in disturbo causato dall’attività venatoria, il padule di Bientina risulta una zona umida di importanza nazionale per lo svernamento della Pavoncella e del Beccaccino. Inoltre quest’anno sono state censite, fra le altre, 582 Alzavole, 212 Garzette, 35 Aironi bianchi maggiori, 132 Svassi maggiori e una rarissima Moretta tabaccata, mentre all’oasi WWF del Bottaccio è stato osservato il raro Tarabuso.

Nozzano (LU): Volano le gruultima modifica: 2011-01-13T18:41:00+01:00da minobezzi1
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