Livorno: Crociere miniera d’oro

Massimo Masiero, www.costaovest.info

820mila passeggeri sbarcati nel 2010 e 508 navi arrivate, 795mila nel 2009 e 458 navi all’attracco, 920 mila arrivi previsti quest’anno e 540 navi. Piano di lavoro ormai completato per tutto il 2012, e si sta lavorando per acquisire i traffici del 2013. “Già siamo in grado di portare a termine ottimi contratti”, ha detto Guido Asti, amministratore unico della Porto 2000, che gestisce il traffico del settore e che ha illustrato la realtà del settore alla quarta commissione consiliare della Provincia, che si è riunita per fare il punto sullo sviluppo turistico collegato al flusso crocieristico. Sono trecentomila i turisti che sostano per qualche ore in città, spendono in media cinquanta euro ciascuno e lasciano nelle tasche dei livornesi un milione mezzo di euro.

Se ben accolti, accuditi e soddisfatti (anche se non proprio riveriti perché non è nel carattere dei livornesi) se ne tornano a casa felici e contenti con un bel ricordo delle ore trascorse in una città così solare, della simpatia dei suoi abitanti e dei prodotti gastronomici del territorio. E diffonderanno un’immagine gradevole delle belle cose viste, che servirà da richiamo.

Tutto bello dunque? Manco per sogno, anche se finalmente qualcosa si è mosso e si sta muovendo, a distanza di dodici anni, quando Livorno fu scoperta, come porto per la navi da crociera e iniziò nel 2000 con ben 230mila passeggeri sbarcati (già cifra ragguardevole) e diretti verso Pisa, Firenze, Lucca, Siena e San Gimignano. Le prospettive dello sviluppo turistico della costa e della città sono collegate alla realizzazione dell’accordo siglato mesi or sono tra enti locali e associazioni commerciali e imprenditoriali per un programma d’iniziative a lungo termine.

Nella riunione della commissione, presieduta da Antonio Ceccantini, si è constatato che, malgrado la crisi, il traffico passeggeri dalle crociere ha tenuto, considerando che in questi anni è stato fatto appena il possibile per creare le condizioni affinché i crocieristi visitassero la città e i dintorni con maggiore attenzione che in passato. Un obiettivo consistente sembra sia stato ottenuto. Finalmente circa 150 commercianti e ambulanti del centro terranno aperti i loro negozi a orario continuato almeno nei giorni in cui saranno più numericamente presenti i turisti (martedì e mercoledì indicati dalla Porto 2000) perché possano fare acquisti, in quelle due-tre ore “libere” prima dell’imbarco, come ha detto Massimo Marini, dirigente della Confcommercio.

L’altro grosso problema è la certezza di avere una banchina permanente in porto destinata al traffico crocieristico – ha sottolineato Guido Asti – per far fronte alla concorrenza e alle richieste delle compagnie, che fanno affiorare il problema, in ogni riunione, e senza correre il rischio di cambiare localizzazione ogni anno”. Vi sono progetti già in fase conclusiva, ma occorrono soluzioni che spettano alla politica, anche se l’Autorità Portuale ha sempre seguito la situazione.

Il problema tuttavia non potrà trascinarsi a lungo per non danneggiare una fonte di guadagno certa anche per i prossimi anni. La tariffa d’accosto di ogni nave è di 2500-2700 euro alla banchina Alto Fondale, e di 250 euro al Molo Italia, perché banchina pubblica, destinate alle navi da crociera. Tariffe concorrenziali quelle della Porto 2000, che ha versato, nel 2010, 400mila euro per l’Alto Fondale, ha avuto un fatturato di 12 milioni e due milioni netti di utili.

Altri porti del Mediterraneo, sponda mar Ligure Tirreno, si stanno attrezzando: La Spezia, malgrado i passeggeri delle navi siano costretti a un passaggio difficile per giungere a riva, ha raggiunto nel 2010 il ragguardevole numero di duecentomila passeggeri, Massa Carrara sta preparando spazi e anche Civitavecchia con il suo porto riesce a convogliare un bel numero di croceristi, mentre a Genova si stanno rivolgendo altri armatori.

Che fare allora? Risolvere al più presto l’assegnazione dell’accosto definitivo per le navi da crociera nel porto di Livorno. E anche darsi da fare per l’accoglienza. Insufficiente e obsoleto il gazebo di piazza del Municipio. E’ necessario che i croceristi abbiano a loro disposizione a terra locali funzionali, dotati di ogni confort. Si sta lavorando, stringendo i tempi, per approntare uno spazio adeguato a palazzo Grande, nell’omonima piazza.

La città e gli operatori commerciali e non solo devono essere maggiormente partecipi a utilizzare questo filone di valuta economica di non secondo piano. “Occorre fare sistema – ha detto l’assessore al turismo Paolo Pacini – e valorizzare i prodotti artigianali e paesaggistici della città e dei dintorni”. In questo periodo di difficoltà è importante mantenere i livelli d’affluenza acquisiti negli anni migliorare le strutture, offrire servizi di qualità e cortesia del personale, con corsi di qualificazione per la maggiore conoscenza delle lingue. E si dovranno incrementare le offerte di “pacchetti” minimi, ma mirati, che mettano in evidenza le caratteristiche bellezze naturali e paesaggistiche della città e dei dintorni, a bordo nave, ai possessori della Livorno card, e ai turisti scesi a terra.

Il presidente Ceccantini, Pd, ha ricordato che proseguirà il monitoraggio sulle attività marittime istituendo una commissione composta da vari soggetti (operatori, imprenditori e amministratori) per avere un quadro definito della realtà portuale.