Viareggio (LU): Il mistero Fregoli

Ripropongo un documento scoperto nell’archivio storico del cimitero comunale (dentro un’invitante busta “riservatissima”) che ci introduce al mistero del busto (o forse più tecnicamente medaglione?) di Leopoldo Fregoli “scippato” a Viareggio. Molti sanno che il grande attore trasformista visse gli ultimi anni della sua vita a Viareggio dove morì nel novembre del 1936. Pochi sanno che fu sepolto nel nostro cimitero dove le sue spoglie rimasero fino alla Pasqua del 1938 quando furono trasferite per volontà della famiglia al cimitero del Verano a Roma. Nel giugno del 1941 una tale Matilde Caccialupi scrive un’accalorata lettera riservata al Direttore del Cimitero di Viareggio…

Spettabile Direzione del Cimitero di Viareggio,
come rappresentante di un gruppo di Amici di Leopoldo Fregoli che, come ben sapete, fu traslato dal vostro cimitero a quello di Roma, desidererei uno schiarimento. Voi avrete certamente permesso che anche il Busto di bronzo esistente sulla Tomba di Viareggio venisse asportato, per essere ricollocato sulla Tomba di Roma (cosa possibilissima trattandosi anche qui, come desiderio dell’Estinto, di semplicissima lastra di marmo o granito). Invece, non si sa con quale criterio (essendo da chiunque s’intenda di Arte vivamente criticato) fu apposta invece del Busto una Maschera funeraria sotto il nome di Fregoli tanto che i passanti che non lo conobbero credono Fregoli così brutto!… Di ciò ne è stata edotta la moglie e il suo segretario, Sig. Romolo Crescenzi, che si è occupato del nuovo Monumento. Il Busto di bronzo sembra che sia rimasto presso il Crescenzi (in un suo studio del Teatro Quirino) come sua proprietà. Anzi è certo che è lì ancora con la base di travertino della Tomba. E’ ciò giusto? Non si potrebbe obbligarlo a norma di legge a rimettere il Busto sulla nuova tomba come starebbe benissimo (invece dell’orrida Maschera funebre). Tutto ciò è stato suggerito di farlo, sia a lui che alla moglie, ma entrambi non hanno aderito, credo, per mancanza di volontà. Non ci sarebbe perciò che obbligarli a norma di legge a rimettere il Busto sulla Tomba oppure minacciarli di ripresa del Busto da parte del Governo. Naturalmente, tutto ciò si dovrebbe fare senza accenno a questa mia, ma come constatazione di infrazione alla legge cimiteriale, cioè ricerca del Busto uscito dal Cimitero di Viareggio e non rientrato in quello di Roma ma divenuto proprietà privata, mentre dovrebbe adornare “Leopoldo Fregoli”. Vi sarò grata di una risposta in merito.

Dev.ma Matilde Caccialupi
8 Via Vicenza (Roma)
presso Dr. O. Petri

P.S. La Signora Velia Fregoli risiede a Monettirolo (Prov. Di Ferrara) ma il Busto è a Roma presso Romolo Crescenzi (nel suo ufficio del Teatro Quirino). Come mai un Busto che è stato per anni in luogo Sacro può ritrovarsi misconosciuto in un cantuccio di teatro? Per finire poi in qualche fonderia nell’avvenire? Sarebbe un dovere intervenire perché ritorni al suo posto. Prima che potessero occultarlo etc. sarebbe bene farlo ritrovare nell’ufficio dove si trova. Il Crescenzi è generalmente in ufficio, dalle 11 e mezzo antimeridiane alle 12 e mezzo, ma a giorni il teatro si chiude e non so se anche il Busto resterà lì. Prego non accennare a questa mia, neanche con la Direzione del Verano che so “amici del Crescenzi” e potrebbero riferirglielo. Ciò che è bene non sappia, essendo anche nostro amico. Noi vogliamo operare in favore di Fregoli, se possibile!!!

Quindi per circa un anno e mezzo un busto-ritratto in bronzo di Leopoldo Fregoli (da verificare come detto se a rilievo o a tutto tondo) adornò la sua tomba nel cimitero di Viareggio. E a questo punto sarebbe interessante, data la committenza prestigiosa, scoprirne l’autore. Fu realizzato appositamente per il sepolcro oppure era un ritratto che Fregoli si fece fare in vita? Il Teatro Valle di Roma (non il Quirino, sarebbe stato troppo facile…) conserva un busto di Fregoli “di ignota provenienza”; sarà bene fare una piccola indagine! Il ritratto viareggino potrebbe comunque essere rimasto in possesso di eventuali eredi di Romolo Crescenzi, che fu un singolare personaggio: segretario fac-totum di Fregoli, vista l’incredibile somiglianza fu il suo indispensabile collaboratore nelle trasformazioni più spettacolari (quando Fregoli spariva dal palco e riappariva subito dopo in platea, ovviamente non era più Fregoli ma Romolo Crescenzi). Gli aneddoti e le leggende si sprecano: pare che Fregoli lo mandasse in sua vece alle feste e ai ricevimenti in cui si annoiava o ad incontri imbarazzanti.

Molto “viareggina” è infine la risposta del Direttore dei cimiteri che alla circostanziata lettera della signora Caccialupi, in cui si suggeriscono perfino strategie per beccare il Crescenzi – se così si può dire – “col malloppo”, dichiara imperturbabile:

In merito alla questione da voi esposta riguardante il busto in bronzo di Leopoldo Fregoli che la Signora del defunto non ha rimesso sulla di lui tomba l’Amministrazione comunale di Viareggio non può farci nulla. Con ossequi.

Riccardo Mazzoni
Segnalato da Viareggiok Portale su Facebook

Viareggio (LU): Il mistero Fregoliultima modifica: 2011-01-14T17:59:27+01:00da minobezzi1
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