Il Forum di San Vincenzo guidato da Nicola Bertini ha presentato, in una assemblea pubblica, le osservazioni alla variante urbanistica del Comune relativa alla tenuta di Rimigliano.
L’opinione del Comune dei Cittadini è che si sia di fronte ad uno scempio di rilevanza regionale e nazionale perché le scelte compiute dal Comune di San Vincenzo nel corso degli anni hanno finito per annullare le decisioni di creare un parco naturale nella tenuta di Rimigliano il cui pregio paesaggistico e storico è unanimemente riconosciuto dal mondo scientifico.
«La recente variante al Regolamento Urbanistico si legge nelle osservazioni – altro non è che il lasciapassare di una speculazione edilizia che prevede la costruzione di un albergo di 6.000 mq. e la trasformazione di 17.000 mq. di fabbricati rurali in seconde case: praticamente tutti i poderi di quello che un tempo fu la tenuta agricola di Rimigliano si trasformeranno in 180 civili abitazioni che saranno scorporate e vendute separatamente dall’azienda agricola. Fu, perché con questa variante sparisce non solo il parco naturale, ma anche l’agricoltura poiché per le necessità produttive di una grande azienda di 560 ettari si prevedono solo 650 mq. di annessi: una quantità ridicola che non sarebbe sufficiente neppure per una piccola azienda».
La variante urbanistica in realtà non precisa le quantità degli edifici da conservare e da demolire, ma il Piano di miglioramento aziendale, già approvato dalla Provincia, dice cosa pensa di fare la proprietà: il 30% degli edifici esistenti dovrebbe essere conservato e il restante 70% demolito e ricostruito.
«San Vincenzo e la Val di Cornia – conclude la nota – non hanno bisogno di altre seconde case (addirittura dentro quelli che un tempo venivano chiamati parchi), ma di salvaguardare e valorizzare risorse culturali e paesaggistiche di enorme pregio come Rimigliano, Baratti, Populonia, le colline del parco archeominerario, le campagne. Solo così sarà possibile rilanciare un’economia in affanno».
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